
Elisabetta Salvatori fra lacrime e racconti
di Cristina Lorenzi
La formula è quella delle antiche veglie. Riuniti tutti insieme per ascoltare racconti e narrazioni. Soprattutto dopo il Covid è scaturita prepotente la voglia di confrontarsi, ascoltare e stare insieme. Così l’attrice toscana Elisabetta Salvatori e un gruppo di attori hanno deciso di muoversi come ’Narratori erranti’ con una serie di spettacoli in luoghi estranei alla recitazione. Così 5 città riunite, cinque attori coinvolti nel racconto che come una volta riprende le nostre origini e la vita dei nostri avi. I dettagli dell’operazione che vede protagonista la nostra città sono stati raccontati dalla stessa attrice toscana al pubblico di Spazio Alber1ca. Un incontro sul teatro, la recitazione, la nostra storia in cui la stessa attrice si è emozionata insieme e con il pubblico. Così dopo aver proposto uno struggente racconto sulla storia della barbiera di Forte dei marmi, Salvatori ha parlato dei 17 spettacoli che fino ad aprile si snoderanno in luoghi inconsueti. A Spazio Alberica l’attrice sarà presente il 2 aprile con la storia di Ligabue, ma gli spettacolo partiranno domenica alle 18 con Luca Barsottelli che parlerà di guerra. Testi attuali quanto antichi che si snoderanno nel sempre troppo stretto spazio Alberica per contenere tutti i desiderata di un pubblico sempre più numeroso e preparato che accoglie ogni iniziativa della presidente Luciana Ceccarelli e della curatrice della sezione tetro Marina Babboni con entusiasmo e voglia di esserci.
Elisabetta Salvatori, fra lacrime ed emozioni vere si è raccontata e ha riferito il suo approccio con Ligabue nonché il rapporto con Giacomo Puccini che porterà in Accademia per gli Amici della lirica nelle preparazione del centenario della morte del grande musicista. "Tutti i miei incontri con gli autori che mi accingo a raccontare – ha spiegato l’attrice – sono nati da un caso e da un segnale che mi ha spinto ad approfondire materie a me anche estranee. Come la pioggia che è il denominatore di tutti gli eventi della mia vita mi ha avvicinato a Sepulveda, dove la gabbianella vola in un giorno di pioggia, le date e i numeri, simboli e segnali che mi hanno detto sempre di essere sulla strada giusta". Il resto è stata una serata di incanto con un attrice che ha trasmesso il piacere di raccontare a chi aveva grande voglia di ascoltare. Una serata in cui la magica scintilla della recitazione, quel legame unico e irripetibile fra attore e pubblico si è realizzato nella piccola sala dello Spazio Alber1ca che sta diventando sempre di più luogo dei miracoli e delle emozioni.