
"C’è bisogno di un luogo di discussione sociale, una sorta di caffè letterario che possa aprire le menti". Introduce così il Gramsci Café la titolare Maura Crudeli, una donna carrarese trapiantata a Roma che con il compagno Marco Peja si è immersa nell’avventura di uno spazio di aggregazione sociale. Ci troviamo proprio in piazza Gramsci, quella che da molti è conosciuta come piazza D’Armi, tutto è pronto per l’inaugurazione dell’opera dell’argentino Paolo Damian Cristi ma prima di svelare "Marmora" la Crudeli introduce il tutto: "Siamo tornati a Carrara prima del lockdown e abbiamo sentito la necessità di creare uno spazio di aggregazione, una sorta di caffè letterario che possa dare spazio ad argomenti di cultura, potendo in questo modo condividerli con altri. Il sono una sociologa, Marco si occupa di riqualificazione urbana entrambi fortemente impegnati all’interno di quella che è una lotta per il futuro dell’ambiente. L’arredamento del Gramsci conserva tutta la particolarità di materiali da riciclo e la nostra missione è quella di aprire al pensiero". Un chiosco-bar che nasce dall’investimento e dalla passione di due menti impegnate nella ricerca delle caratteristiche necessarie per un luogo di scambio, creazione, e raccolta di temi culturali nella cornice di proposte live con artisti, musicisti, scultori, pittori e fotografi. Nella giornata di venerdì è stata inaugurata la statua Marmora di Paolo Damian Cristi, un’opera scultorea realizzata con il patrocinio del Comune, nata dalla semplicità di un arbusto che si è trasformato nella dea delle Apuane. "Marmora tiene tra le sue mani piccole gocce di marmo —racconta l’artista— protetta dalla stessa. Queste gocce non vogliono staccarsi perché hanno paura di rimanere sole e perdere il valore dell’opera d’arte". Un connubio di legno e marmo come quando durante la lizzatura i blocchi scendevano a valle adagiandosi su tronchi di legno che permettevano il trasporto. Ma il Gramsci café ha una programmazione artistica che vede collaborazioni con la Teké Gallery e la Luce Rossa per creare punti di connessione anche con la capitale. Aperitivi green grazie alle realtà imprenditoriali locali a tutela del patrimonio ambientale per discutere di sostenibilità con l’obbiettivo di trasformare il chiosco letterario in uno spazio plastic free che predilige il biologico, il chilometro zero e l’economia circolare.
patrik pucciarelli