Il killer degli impollinatori è in mezzo a noi. Localizzata anche a Marina di Carrara, nel cuore di un quartiere residenziale a due passi dal mare, la Vespa velutina, il calabrone asiatico che stermina gli alveari e mette in pericolo la biodiversità. Il nido, grande come una damigiana, penzolava dai rami di un albero a poco più di venti metri di altezza. Sono stati alcuni residenti a notarlo e a segnalarlo alla task force anti-velutina, la rete di apicoltori dell’associazione Toscana Miele impegnati nel lotta alla diffusione di questa specie arrivata in Italia nel 2014 la cui presenza, nella nostra provincia, è stata certificata per la prima volta nel 2018 a Licciana Nardi.
La presenza della vespa velutina rappresenta una minaccia per circa 100 apicoltori ed oltre 5mila apiari nella provincia e per il primo miele a denominazione d’Italia: il miele Dop della Lunigiana. A dirlo è Coldiretti Massa Carrara che insieme agli apicoltori ha lanciato una campagna di informazione nei confronti dei cittadini per invitarli a collaborare segnalando la presenza dei nidi che, complice il periodo invernale, sono ben visibili sugli alberi.
"Il calabrone asiatico – spiega Francesca Ferrari, presidente Coldiretti Massa Carrara - è solo l’ultimo degli organismi alieni portati nelle campagne e nei boschi dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione. La Vespa velutina è ora in compagnia di cimice killer, cinipide galleno, popillia japonica, drosophila suzukii, coleottero Aethina tumida e cimice marmorata asiatica. Il danno a livello nazionale dovuto all’arrivo di questi insetti è poco inferiore al miliardo di euro, quasi quanto i danni provocati dalle calamità naturali nel 2021. L’unico modo per contrastare la diffusione su larga scala della velutina è prevenire ed intervenire tempestivamente per rimuovere i nidi". Sono 7 i nidi segnalati ed annientati dalla task force anti-velutina nel 2021 (nel 2020 sono stati 4) che, attraverso la rete di apicoltori volontari appositamente formati, sta monitorando la presenza del calabrone asiatico con trappole e segnalazioni. Circa un centinaio gli apiari sentinella su tutto il territorio che oggi consentono alla task force anti-velutina di avere un quadro realistico ed attuale della sua presenza sul territorio. I nidi sono stati neutralizzati con il sistema autorizzato della permetrina in polvere iniettata nel nido mediante aste telescopiche; in lcuni casi, quando l’altezza è elevata, si ricorre all’intervento dei Vigili del fuoco, chemettono a disposizione la piattaforma aerea, sia per la neutralizzazione che per la rimozione del nido nei giorni successivi.
A capo della task force c’è Stefano Fenucci, apicoltore. "La presenza di un focolaio di origine passiva nella nostra provincia non è da sottovalutare. Là dove la presenza della velutina è fuori controllo anche gli effetti sull’apicoltura sono stati devastanti. La produzione di miele è stata quasi azzerata costringendo gli apicoltori a spostare continuamente le arnie". Gli avvistamenti sono in crescita. Ecco perché è importante partecipare attivamente alle segnalazioni.
Tutte le informazioni sulla velutina e sulle modalità per segnalarne la presenza si trovano sul web a questi indirizzi: www.massacarrara.coldiretti.it; pagina Facebook @coldirettimassacarrara; www.stopvelutina.it.