
Un tour nel degrado delle spiagge comunali di Poveromo quello di Gianluca Giannelli, presidente dell’associazione L’Assiolo che denuncia il rischio di "vedere l’unico bosco di lecci vicino alla spiaggia finire in cenere". Salla "vergogna del bagno Barumba", al "buco nero" del Trabucco. Denuncia "rifiuti vegetali secchi ammassati sotto il bosco, mescolati a escrementi umani" lungo il passaggio pedonale verso il mare da un lato, una megadiscatica dall’altro. Ed elenca le magagne del parcheggio di auto e moto, di cui sottolinea squallore e puzza: "spezzoni di tubo in plastica di irrigazione, ricordo ormai flebile di quelli che erano giardini botanici realizzati con soldi pubblici, anche in questo caso quadri elettrici rubati, elettropompa e pozzo artesiano ridotti ad un ammasso di ruggine" e l’unica pianta di ginepro messa a rischio. Giannelli ribadisce che la disponibilità dell’associazione a collaborare per migliorare la situazione non ha mai ricevuto riscontro.