
Difendiamo gli ecosistemi: "Dobbiamo salvare i nostri mari"
L’Italia, purtroppo, detiene un primato negativo. Con l’utilizzo di 32 000 000 di bottiglie in plastica al giorno è il primo paese consumatore di acqua in bottiglia in Europa ed il quarto a livello mondiale. La plastica, quando non viene smaltita correttamente, causa gravi danni all’ambiente perché dispersa nel territorio finisce nei piccoli corsi d’acqua e nei fiumi, i quali, sfociando nel mare, lo sporcano e provocano la morte delle creature che lo abitano. Le tartarughe marine, per esempio, possono scambiare sacchetti di plastica per meduse ed inghiottirli, rimanendo soffocate.
Il problema è talmente grave che al largo del nostro mare, fra l’isola d’Elba e la Corsica, si è formata una gigantesca isola galleggiante di rifiuti grande circa un decimo della stessa isola d’Elba. Questo perché il 95% dei rifiuti presenti in mare è composto di plastica. Il problema della plastica dispersa in ambiente è che, oltre a soffocare e intrappolare le creature viventi, si scompone in piccolissime microparticelle chiamate micro e nano plastiche, pericolose per la salute dell’uomo e dell’ambiente, che creano gravi danni agli habitat naturali e che ritroviamo inevitabilmente ingerite da organismi viventi. La presenza di microplastiche è stata rilevata in più di 200 specie di animali che anche noi, a nostra volta, mangiamo, ma anche nell’acqua potabile e in altri alimenti, finendo così per contaminarci. A seguito di tutte queste notizie allarmanti è necessario che ognuno di noi faccia la propria parte. Il Consorzio 1 Toscana Nord, ente di bonifica, ad esempio, oltre a vigilare sulla salute dei fiumi attraverso un costante monitoraggio ed interventi per mantenerli puliti, si occupa di sensibilizzare le nuove generazioni attraverso una campagna di informazione nelle scuole intitolata “Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo”.
Attraverso questa campagna impariamo che l’impegno di tutti noi deve essere non gettare plastica e altri rifiuti nell’ambiente, perché inevitabilmente finiscono il proprio percorso dentro uno dei mille corsi d’acqua presenti nel solo territorio del nord Toscana. Tutti dobbiamo impegnarci a ridurre il consumo di questo materiale, servendoci di oggetti riutilizzabili come, ad esempio, borracce, sporte per la spesa, spazzolini da denti con la testina intercambiabile, oppure comprando detersivi da distributori alla spina o in ricariche. Ma soprattutto l’impegno più grande deve essere cercare di consumare meno e più consapevolmente.