Dieci lunghi anni di errori e soluzioni fallite Maurizio Acerbo l’unico ”nazionale” presente

L’emergenza Sanac è stata creata dalla politica circa 10 anni fa e oggi solo la politica può risolverla, se ne ha le forze e le capacità. Una risposta che certo non può venire dal Comune di Massa o dalla Provincia, con il sindaco Francesco Persiani e la vice presidente Elisabetta Sordi presenti ieri mattina nel piazzale dello stabilimento a sostenere la battaglia dei lavoratori. La soluzione deve arrivare da Roma.

Dal livello nazionale, l’unico presente era il segretario di Rifondazione e candidato con Unione Popolare, Maurizio Acerbo che ha promesso che il gruppo parlamentare formato da alcuni dissidenti 5 Stelle "presenterà un ordine del giorno sul Decreto Aiuti per dare degli indirizzi precisi sulla vertenza Sanac e la siderurgia nazionale", collegato proprio al miliardo e 200 milioni di euro che lo Stato ha stanziato per Invitalia su Acciaierie d’Italia. Il sindaco Persiani ha chiesto ai lavoratori di "restare compatti. Le istituzioni sosterranno questo percorso" ipotizzando anche un possibile ‘piano B’: "Forse bisogna pensare di scindere le sorti degli stabilimenti perché Massa deve essere salvata. Cerchiamo noi soluzioni magari mettendo insieme il contesto locale".

Infine sulle dichiarazioni del ministro Giancarlo Giorgetti all’associazione industriali, interviene la deputata Martina Nardi: "Il ministro si è disinteressato della situazione della Sanac. Mi sono fatta promotrice, per ben due volte , di un incontro con il ministro, e lui non ha mai voluto incontrarci. Inoltre non si è mai presentato in commissione nonostante sia stato più volte invitato".