
Denise Robin, ex sarta di Coco Chanel, racconta la sua carriera nella moda e la vita a Marina di Massa con il marito Paolo.
Peccato per quella foto mancata. All’epoca non esistevano i selfie, così nello scatto di gruppo con Coco Chanel e le colleghe a una festa parigina, scattata da lei, non compare nell’immagine. Me la mostra comunque con orgoglio.
Denise Robin, 81 anni portati con splendore - capelli acconciati con la fascia, occhi bistrati, un tocco di Chanel N. 5 o di Coco - ha lavorato per cinque anni dal 1963 al 1968 come sarta per Coco Chanel, la stilista francese che rivoluzionò la moda femminile portandovi praticità e liberandola da corsetti e impalcature. Tra i suoi pezzi iconici il tubino nero, il tailleur in tweed, la borsa matelassé (trapuntata). La specialità di Denise erano le giacche. Ne tira fuori dall’armadio una che ha realizzato per sé e me la fa vedere: "E mi raccomando, scrivi che tutti i bottoni avevano la testa di un leone".
Originaria della Borgogna, sarta a Parigi, nel 1967 Denise era venuta in vacanza a Marina di Massa con l’amica Beatrice, e subito il primo giorno aveva conosciuto Paolo Belli, titolare e bagnino dello storico bagno Maddalena. "I ragazzi andavano a caccia di straniere. Quella sera avevo tre appuntamenti, scelsi lui perché parlava il francese. Non l’ho mai più lasciato".
Un vero colpo di fulmine, proseguito con lui che d’inverno la seguiva a Parigi e faceva l’uomo-sandwich per starle vicino, vale a dire girava con i cartelloni pubblicitari addosso (ironia della sorte, reclamizzava proprio una sartoria) e poi tornava a Marina di Massa d’estate per curare il bagno di famiglia, e culminato in un matrimonio nel XIII arrondissement e due figlie, Eva e Mimì. Nel 1971 si sono stabiliti a Marina di Massa, gestendo insieme lo stabilimento balneare. Oggi sono bisnonni.
Dal 2000 sono camperisti: hanno girato tutta l’Europa, dall’Andalusia alla Svezia, sono arrivati fino in Marocco e Mauritania. Ricorda Denise della sua illustre datrice di lavoro: "Mademoiselle stava poco con noi dipendenti, tranne alla festa di Saint Catherine, il 25 novembre, dove le ragazze non sposate indossavano cappellini particolari", lei che non si sposò mai per non perdere il suo cognome e che proprio con i cappelli aveva cominciato la sua attività di moda. "Una volta mi chiese di realizzare una giacca proprio per lei, beige con le bordure nere e rosse, ma quando gliela provai il giro manica era un po’ stretto, e lei sforbiciò tutto il pezzo e dovetti rifarla. Era un "caratterone", molto autoritaria".
Tra le clienti che Denise ha vestito, Romy Schneider, per cui realizzò un tailleur rosa e filo argentato, Audrey Hepburn, Marlene Dietrich. "Un giorno in un film ho visto le scale che facevo tutti i giorni, che impressione". E non le manca Parigi? "All’inizio sì, oggi non ci tornerei a vivere".