Massa, 21 settembre 2018 - CINQUE anni senza entrare in uno stadio. Anzi, no. In altre parole: il Daspo appena notificato ai tifosi è stato subito cancellato dal gup e il tifoso coinvolto ha avuto «semaforo verde» per andare domenica a vedere la Massese al debutto casalingo. Nei giorni scorsi a 7 tifosi bianconeri era arrivato il divieto di accesso a manifestazioni sportive, legato alle indagini sugli scontri con i tifosi del Viareggio avvenuti nell’aprile scorso, prima del derby allo stadio degli Oliveti. Insieme ai provvedimenti amministrativi è arrivato anche l’avviso di conclusione indagini per 7 massesi e 33 viareggini, accusati a vario titolo di rissa e utilizzo di strumenti pirotecnici non autorizzati. I due gruppi si erano affrontati sull’Aurelia a Romagnano.
Per tre tifosi apuani è scattato il divieto di accedere a manifestazioni sportive per 5 anni, con obbligo di firma ogni domenica in questura prima e alla fine della partita della Massese. Ma contro i provvedimenti i legali dei tifosi (gli avvocati Marco Guidi e Giovanni Adami) hanno subito presentato una memoria difensiva al gip, chiamato a convalidare i provvedimenti in quanto restrittivi della libertà personale. E ieri il primo ricorso è stato vinto con l’annullamento di un Daspo, incorso di valutazione gli altri due presentati ieri in tribunale. Servirà invece un ricorso al Tar per opporsi ad altri 4 «divieti» di uno e due anni di durata, senza obbligo di firma in questura. Le indagini sugli incidenti sono ancora in corso: in arrivo altri provvedimenti restrittivi nei confronti dei tifosi viareggini.