
Dallo sport, lezione di vita Gli atleti Gervastri e Rossi tra racconti ed emozioni
Non solo sport, non solo l’importanza del gioco di squadra, non solo la competizione come occasione di crescita personale, ma anche tematiche trasversali come la questione di genere, l’autodifesa femminile, l’esempio di modelli positivi che arrivano dai campioni più grandi. E’ stata questo la presentazione del libro ’Mylle sfumature di azzurro. Storie avvincenti di vita e di sport’ (edizioni Lab Dfg), il volume scritto dal carrarese Pietro Gervastri e della romana Sara Rossi, presentato nei locali del Centro Giovanile di via 7 luglio e che nel 2022 ha vinto il premio speciale ’MyBook Invictus2022’, un concorso all’interno del ’Myllenium award’ sul tema ’Lo sport come scuola di vita’. Presenti gli autori (la Rossi è cintura bianca di judo, mentre Gervastri gioca a tennistavolo), l’assessore alla cultura Gea Dazzi si è complimentata: "per portare a termine una attività così impegnativa come scrivere un libro in un momento della vita personale già denso di impegni universitari, ha richiesto molta tenacia" ha detto la Dazzi. A condurre la presentazione, la giornalista Irene Bertelloni, che ha sottolineato gli aspetti più significativi del volume costituto da due contributi distinti (il racconto ’Cintura bianca’ della Rossi e il saggio ’Duevirgolasette. Ovvero come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare il tennistavolo’ di Gervastri) che sviluppano il valore formativo dello sport e come può lo sport rappresentare una scuola di vita. Entrambi classe 1997, per gli autori si tratta della loro prima pubblicazione. La Rossi vive a Latina, ha studiato Editoria e Scrittura alla Sapienza di Roma, e ha scritto la storia di Elena, una ragazza adolescente che trova nel judo la risposta alle sue inquietudini identitarie e alle sue problematiche familiari. Gervastri vive a Carrara, gioca con l’Apuania Tennistavolo, studia ingegneria meccanica all’università di Parma, e ha raccontato la sua esperienza che dal 2009 lo vede vestire la maglia della società carrarese dove ha avuto anche la possibilità di assistere a notevoli vittorie, tra cui la conquista di alcuni scudetti di A1 e la vittoria della Europe Cup nel 2022. "E’ un cammino in divenire, iniziato 12 anni fa e non so se mai finirà – scrive Gervastri – il tennistavolo è diventato un compagno di vita che mi sostiene, a volte maestro gentile, altre ti sbatte in faccia la dura realtà delle cose".
Maurizio Munda