"Da negare i riti islamici negli spazi comunali"

Fratelli d’Italia propone una mozione per vietare l'uso di immobili comunali per pratiche islamiche, citando l'islamizzazione delle città e la mancanza di intese con le associazioni islamiche.

Fratelli d’Italia ha protocollato una mozione che se dovesse passare in consiglio impegnerebbe sindaco e amministrazione a "non concedere immobili di proprietà comunale per svolgere le preghiere e i riti islamici, anche temporaneamente e nel periodo del Ramadan". L’atto, firmato da Guidi, Tenerani ed Evangelisti, è evidente che prende spunto dalla concessione dell’ex mercato coperto di via Bastione per spingere la giunta a un diniego tout court di ogni spazio comunale come moschea, anche temporanea. Secondo FdI "stiamo assistendo a una costante islamizzazione nelle nostre città anche attraverso l’utilizzo di spazi e immobili pubblici per realizzare moschee e luoghi di preghiera soprattutto nel periodo del Ramadan", come accaduto a Massa e anche se la Costituzione "tutela la libertà di culto" non determina "l’obbligo per il Comune di mettere a disposizione locali pubblici" incalza FdI. E attacca: "La Costituzione prevede che le confessioni religiose stipulino patti o intese con lo Stato italiano ma a oggi le varie associazioni di fede islamica non le hanno sottoscritte".