‘Cuori connessi’ contro il bullismo

Incontro degli studenti con gli esperti della Polizia sul disagio giovanile

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Il disagio adolescenziale può degenerare in devianza dai valori sociali. Le cronache registrano quasi quotidianamente l’orizzonte di una società che fatica a dialogare, soprattutto in famiglia e nelle comunità. Dietro l’angolo i rischi legati ad abuso di alcol e droghe che accentuano il malessere e sfociano in modalità di comportamento aggressivo verso gli altri. Bullismo e cyberbullismo sono in agguato tra i banchi di scuole, dentro smartphone e tablet. Senza dimenticare le ludopatie gli atti vandalici a dipingere il lato B di un’età che un tempo era spensierata e creativa e oggi si è trasformata in problema.

Per affrontare il complesso tema martedì alle 10 al Teatro della Rosa si svolge un convegno organizzato dal Comune di Pontremoli con la Polizia di Stato che presenterà il progetto nazionale ‘Cuori Connessi’ contro cyberbullismo. un evento multimediale rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado in diretta streaming, con la proiezione di un docufilm e testimonianze dirette di persone che hanno subìto atti di cyberbullismo e forme di prevaricazione online. Parteciperanno gli studenti delle scuole Ferrari, Malaspina, Leonardo da Vinci, Pacinotti Belmesseri per affrontare insieme agli agenti della Polizia Postale questa tematica sempre più attuale e rischiosa, collegandosi insieme alla diretta streaming per poi lasciare spazio a domande e curiosità dei ragazzi per sensibilizzarli ad un uso consapevole dei devices connessi alla rete. Il web è multitasking, ma gli studenti, che con lo smartphone digitano in rete pensando di entrare in una vasta community, spesso sono davvero soli e in balia del web 3.0. I rischi di cadere nel mondo virtuale di internet concepito per gli adulti è dietro l’angolo.

"Alla base dei comportamenti illeciti di bullismo esiste un abuso di potere e un desiderio di dominio che poi sul web si possono trasformare in diffamazione, ingiurie, molestie e furto d’identità – spiega l’assessore all’Istruzione Annalisa Clerici –.Per questo è importante il lavoro nelle scuole per sensibilizzare gli studenti ai rischi di un troppo disinvolto uso dei social.

N.B.