Una raccolta fondi per il collettivo ‘Office d’arte Ponte di Ferro’, l’associazione di artisti che lo scorso anno ha saputo che dovrà lasciare la storica sede di via Carriona di Colonnata, proprio sotto il Ponte di Ferro. Il crowdfunding servirà per rendere agibile il capannone in San Ceccardo che gli artisti sperano possa diventare la loro futura sede. All’officina Ponte di Ferro, presieduta dallo scultore Dario Petrucci, lavorano numerosi artisti provenienti da tutto il mondo, e in diciotto anni di attività è riuscita a creare un esempio virtuoso di archeologia industriale rigenerata. Serviranno circa 50 mila euro per raggiungere l’obiettivo in meno di 70 giorni (link per effettuare le donazioni https://sostieni.link/35682).
I lavori necessari per rendere agile la struttura prevedono il ripristino dei muri e del piazzale, l’installazione di porte e infissi, un impianto elettrico e di illuminazione, un impianto ad aria compressa, aspiratori, scaffalature e un sistema smaltimento scarti di marmo. Al collettivo servirà anche un muletto per movimentare blocchi e sculture. L’associazione Ponte di Ferro non appena saputo che avrebbe dovuto abbandonare la storica location fin da subito il supporto della comunità artistica e del Comune di Carrara, ma ora è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto per evitare che uno degli ultimi laboratori associativi della città scompaia definitivamente.
Parliamo di un luogo dove gli scultori, gli studenti dell’Accademia e gli artigiani trovano uno spazio per lavorare. Era ottobre dello scorso anno quando il proprietario dell’area del Ponte di Ferro, comunicò agli scultori che aveva intenzione di riprendersi lo spazio per utilizzarlo come magazzino per i cavi di acciaio che commercia la sua azienda. Con la garanzia del Comune e il sostegno della Cna escono i primi articoli di giornale e una raccolta di oltre mille firme a sostegno della causa. Nel novembre dello stesso anno due avvocati (Luca Tranchina della Cna e Fernando Pierantoni di Viareggio) sostengono il collettivo nella trattativa con il proprietario dello spazio, garantendo agli scultori il giusto margine di tempo per organizzare il trasloco, che avverrà a breve.
Lo scorso febbraio l’associazione Ponte di Ferro avrebbe identificato uno spazio adatto alle sue esigenze nel complesso Figaia. Oltre al crowdfunding il collettivo di artisti per finanziare il sogno della nuova sede ha realizzato una linea di sculture (anche su commissione) e di altri gadget marchiati ‘Ponte di Ferro’.
"Finora a Carrara le realtà associative di questo tipo sono sopravvissute con grandi sacrifici da parte dei gestori e grazie a particolari situazioni fortunate – commentano dall’associazione Ponte di Ferro –. Anche noi riuscivamo ad esistere grazie al duro lavoro di pochi e grazie a un delicato equilibrio (relativo alla nostra attuale sede), che non potrà durare per sempre. Anziché chiudere i battenti in silenzio, abbiamo deciso di cogliere la sfida e trasformarla in un’occasione per far rinascere la nostra associazione in una realtà più solida e stabile. Per la nuova sede dovremo affrontare ingenti spese per allestire un nuovo laboratorio di scultura, con tutti i macchinari e strumenti necessari, oltre a interventi di edilizia per rendere operativo il nuovo fondo collaborando con le realtà locali. In alternativa alle donazioni in denaro, un valido aiuto potrebbe ovviamente consistere nella donazione diretta dei materiali e macchinari".