
Crollo del Politeama, due condanne. Assolta la commissione edilizia
Una sentenza attesa dalla comunità da 16 anni, un iter lungo che ha tenuto la città con il fiato sospeso, iniziato nel lontano 2008 e terminato ieri mattina in tribunale a Massa. In giudizio il dissesto, appunto del 2008, per cedimento di un pilastro e quel crollo parziale dell’ala sinistra del teatro Politeama nel 2011.
Il giudice monocratico Antonella Basilone, dopo la discussione finale che ha occupato la mattina, intorno all’ora di pranzo ha posto la parola ’fine’ leggendo il dispositivo della sentenza. Che ha assolto la commissione edilizia – composta da Franco Bedini, Giuseppe Fruzzetti, Paolo Bugliani, Romano Caffaz, Sergio Altieri, Giancarlo Cacciatori, Paolo Cattani – oltre a Cesare Marchetti e Claudio Bacicalupi, Silvestro e Fabio Telara “per non aver commesso il fatto“. E ha dichiarato “di non doversi procedere“ nei confronti di Nella Pasquini e Maria Teresa Tongiani, in relazione ai delitti di truffa aggravata, per intervenuta prescrizione degli stessi. Condannate a un anno e otto mesi di reclusione – pena sospesa e non menzione – oltre al pagamento delle spese processuali, Laura Tuffarini (legale rappresentante della Caprice al tempo) e Nella Pasquini (la successiva legale rappresentante). Pasquini e Tuffarini, inoltre, sono state condannate, in solido con il responsabile civile, Caprice srl, al risarcimento dei danni subiti dalle parti civili (Sergio Bologna, Marco Bedini, Salvatore Milano, Micaela Biggi, Elena Caramatti, Laura Caramatti, Andrea Caramatti, Paola Silvana Lazzini, gli eredi di Vittorio Caramatti, Giovanni Maria Caramatti, Maria Vittoria Caramatti, la curatela del fallimento della società Lili Petrus srl, Michele Piccini, Ibi snc, Riccardo Grassi ed Elisabetta Maria Caramatti). Inoltre, la sola Laura Tuffarini in solido con Caprice srl, è stata condannata al risarcimento dei danni nei confronti di Francesco Menconi e Anna Maria Oligeri. Sono state rigettate le richieste di provvisionale avanzate da tutte le parti civili e le richieste risarcitorie formulate nell’interesse delle parti civili Barbara Volpi e Caprice srl. Pasquini e Tuffarini sono poi state condannate, sempre in solido con il responsabile civile Caprice srl, al pagamento delle spese sostenute dalle parti civili. Il giudice ha infine ordinato il dissequestro e la restituzione dell’immobile in cautela e indicato in 30 giorni il termine per il deposito dei motivi. Soddisfatti i difensori dei componenti della commissione edilizia. "La commissione aveva il potere di approvare o respingere, dare un parere di conformità tecnica, su una variante che però poi passa dagli uffici tecnici ed è soggetta alla valutazione del sindaco, cui spettava l’ultima parola", ha detto l’avvocato Angelo Tubolino. "Decisiva la consulenza tecnica del professor De Matteis", il commento di Umberto Zangani.
Irene Carlotta Cicora