CRISTINA LORENZI
Cronaca

"Crolla il castello di carte di Arrighi". Caffaz: "A palazzo clima irrespirabile"

Il consigliere interviene sulle dimissioni di Marella Marchi: "Un gesto nobile al quale bisogna rendere merito"

"Crolla il castello di carte di Arrighi". Caffaz: "A palazzo clima irrespirabile"

Un fulmine caduto sull’amministrazione che si ripercuote sugli ambienti politici cittadini. Se il Partito democratico è alla corsa alla poltrona per chi ricoprirà il ruolo di Marella Marchi, da più parti negli ambienti politici, la defezione delle fedelissima dell’ufficio di gabinetto è stata letta come uno scricchiolio nella stanza dei bottoni.

L’amministrazione comincia a perdere pezzi e per primo interviene Simone Caffaz, consigliere di opposizione che sulla questione fa un ragionamento a largo raggio prevedendo cosa secondo lui potrà succedere in futuro. "Il castello di carte comincia a crollare – scrive in una n ota – Oggi Marella Marchi, domani Grimaldi. Poi? Già all’indomani delle elezioni era evidente che Arrighi non aveva intenzione di intraprendere la lunga a faticosa strada per la costruzione di una classe dirigente seria e in grado di garantire un futuro alla città. Le scorciatoie, i palesi conflitti d’interesse, la totale assenza della politica nelle nomine di Arrighi – scrive Caffaz – hanno dimostrato da subito che quello che la sindaca andava costruendo era un castello di carte che sarebbe crollato al primo colpo. Marella Marchi, la più stretta collaboratrice della sindaca, colei che le curava l’agenda in campagna elettorale e che era stata ricompensata con l’incarico di capo gabinetto, al di là delle motivazioni ufficiali, si è dimessa a causa del clima irrespirabile che c’è a palazzo e della rottura del rapporto di fiducia con la sindaca. Le dimissioni sono sempre un gesto nobile per il quale bisogna rendere merito alla Marchi. Rimangono le perplessità sulla sua nomina su cui pende il giudizio a carico della sindaca della Corte dei conti interpellata dall’ex consigliere Cosimo Ferri. E quella di Marchi è stata solo la punta dell’iceberg della lunga serie di nomine tecniche e politiche della sindaca basate su conflitti d’interessi, discutibili legami personali e professionali, velleità punitive nei confronti di consiglieri di maggioranza e dipendenti comunali.

Sappiamo già – è la previsionedi Caffaz – che il prossimo a cadere sarà il segretario comunale Corrado Grimaldi che, nelle idee della sindaca, doveva essere il suo tagliatore di teste e invece si è dimostrato un uomo di carattere e rispettoso della legge. Poi, dopo il congresso del Pd, arriverà la resa dei conti con i politici. In tutto questo, la città è al lumicino e nessuno se ne preoccupa, interessati come sono a tutelare quei piccoli e grandi interessi di cui parleremo nei prossimi giorni".