
di Alessandro Salvetti
Per un certo momento ha creduto nella possibilità di arrivare a un ballottaggio. Poi nel corso della giornata le più rosee previsioni si sono concretizzate in un quarto posto con un 14 per cento che potrebbe determinare i futuri assetti della compagine politica futura. Così Cosimo Maria Ferri, sostenuto dalla lista personale, dal Partito socialista e da Prima Carrara, seppure non abbia raggiunto la barriera del ballottaggio, avrà molto da dire nelle prossime settimane. "Sono felice fin qui perché ho ancora la possibilità di arrivare al ballottaggio – ha dichiarato a caldo durante lo scrutinio –. Il nostro risultato è importante perché costringe il prossimo primo cittadino a guardare anche ad altri programmi. Grazie a me Carrara è tornata ad essere al centro non solo della Toscana ma dell’Italia. Qua sono arrivati tutti i big della politica italiana, cosa che non è successa in altre importanti città come Lucca". Attendendo i risultati davanti al monitor del Comune, l’onorevole magistrato ha poi aggiunto : "Qualora dovessi rimanere fuori dal ballottaggio saremo comunque determinanti per le elezioni, ma non abbiamo ancora nessuna idea su chi supportare. Aspettiamo dati certi per decidere".
Se Ferri non si sbilancia e pensa a vendere cara la pelle per la tornata del prossimo 26 giugno, ancora più chiaro il suo principale supporter, l’ex sindaco Angelo Zubbani che, anche questa volta, superando il 6 per cento, ha fatto il pieno di voti, dimostrando quella tenuta di un elettorato a lui sempre vicino. "C’è ancora forte in città il radicamento dei socialisti che in 130 anni hanno diretto le sorti della città. Anche questa volta, pur senza candidati siamo stati premiati, così come si è rivelato vincente l’incontro con Cosimo Maria Ferri che si è rivelato un’alleanza importante. Per prossimi giorni prenderemo una decisione insieme, ma non voglio dimenticare le promesse del Pd.
Ricordo che alle regionali del 2020, nonostante Orgoglio Toscana, con i socialisti, abbia portato 50mila voti, stiamo ancora aspettando le promesse di Eugenio Giani. I socialisti – aggiunge Zubbani – si sarebbero stancati di portare farina al mulino del Pd senza mai ottenere nulla in cambio. Abbiamo dato il via a un percorso leale e coraggioso e mi auguro che chi crede nella nostra idea di città la accolga nei propri programmi. Infine il Pd deve ancora chiarire il rapporto con i 5 stelle che per noi restano una pregiudiziale e che il partito non ha mai voluto chiarire fino in fondo".