ROBERTO OLIGERI
Cronaca

"Così abbiamo salvato la chiesa". Statue e arredi del santuario recuperati dal Coro Lunigiana

La storia del senso civico del gruppo riemerge in vista della possibile rinascita del complesso a Soliera

La grande opera di pulizia e restauro da parte del Coro Lunigiana che ha avuto in uso la storica struttura come sede per le prove di canto

La grande opera di pulizia e restauro da parte del Coro Lunigiana che ha avuto in uso la storica struttura come sede per le prove di canto

Fivizzano, 30 dicembre 2023 – I coristi del Coro Lunigiana salvano statue e arredi sacri della chiesa della Madonna dei Colli. "Come ricompensa abbiamo dovuto traslocare in altra sede".

“Abbiamo appreso circa trattative in corso fra la curia vescovile e l’amministrazione provinciale per una possibile rivalorizzazione – dicono Luigi Ferrari e Primo Ceccarelli, presidente e direttore del Coro Lunigiana di Fivizzano-Licciana – della chiesa del convento di Soliera. Con affidamento della stessa all’associazione dei Templari Cattolici. La cinquecentesca struttura, di fatto, è parte dell’ex complesso conventuale dei Padri Francescani abbandonato dalla Congregazione dal 7 ottobre 2000 e, in seguito a questo evento, tutto il complesso immobiliare è stato ceduto all’amministrazione provinciale. Per diversi anni è stato sede dell’istituto agrario e delle scuole medie e nel 2008 una porzione dello stabile – alcuni locali, adiacenti alla chiesa – è stata concessa, dietro nostra richiesta, al Coro da parte dell’allora presidente Osvaldo Angeli. Questi spazi vennero quindi utilizzati dal Coro Lunigiana fino al 6 aprile 2017, conservati con la dovuta cura e diligenza. Vi era stato un desolante abbandono con situazioni di disagio incontenibili, causate da infiltrazioni d’acqua provocate sia dal tetto dissestato che dalla condotta idrica - precisano Ferrari e Ceccarelli - che per le ricorrenti rotture continuava ad allagare i locali in uso e il santuario della Madonna dei Colli. Ma il vero colpo di grazia fu causato soprattutto alla Chiesa, a seguito di un intervento ristrutturativo per il rifacimento del tetto, durante il quale, per un certo periodo, il santuario, rimase privo di copertura. Fu allora che, i nostri coristi, dedicarono le loro serate di prova a far defluire l’acqua dall’interno della Chiesa e dai locali. Nel contempo inviavamo segnalazioni con le quali si riferiva la gravità della situazione. Erano gravi i danneggiamenti – ricordano – Pertanto l’organo fu coperto con un telo poiché non era possibile spostarlo. Dalla cantoria scendeva una cascata d’acqua e i muri perimetrali erano intrisi dalla pioggia. Inoltre, era in pericolo anche l’affresco raffigurante l’immagine della Madonna, dietro l’altare maggiore. Con mille peripezie siamo riusciti a deviare l’acqua che scivolava lungo la parete di quest’ultimo, togliemmo dagli altari laterali le statue dei santi, trasportandole in locali sicuri, come gli arredi sacri rimasti. Dopo un anno e mezzo, il Coro Lunigiana ha provveduto alla risistemazione della chiesa, lucidandone i pavimenti, ripulendo e restaurando le panche in legno e riposizionando la statue sugli altari. Ma nel 2017 l’Ufficio gestione beni patrimoniali dell’amministrazione provinciale ci inibì l’accesso per dichiarata inagibilità- spiegano Ferrari e Ceccarelli - Così, anche se con rincrescimento, liberammo gli spazi. Eesta la soddisfazione di aver contribuito a salvare, anche con l’aiuto di qualche famiglia di Soliera, l’ultrasecolare chiesa dedicata alla Madonna dei Colli. Oggi il complesso pare abbia riacquistato la stabilità strutturale necessaria per lo svolgimento di attività e, comunque sia, fa piacere".

Roberto Oligeri