La corsa per il titolo di Capitale della cultura 2026 è iniziata e ora il tempo stringe anche per Massa, visto che la città è stata inserita fra le 26 ‘papabili’, nel senso che al momento il Ministero ne ha accolto la manifestazione di interesse per partecipare al bando. Ma la candidatura si perfezionerà soltanto con la presentazione del dossier da sottoporre alla valutazione di una commissione composta da sette esperti di fama nel settore di cultura, arti, valorizzazione territoriale e turistica.
Il dossier dovrà avere contenuti chiari: oltre al titolo, il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del cronoprogramma e delle singole attività previste; l’organo incaricato dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile; la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto; gli obiettivi perseguiti. Ce n’è di carne da mettere al fuoco e il tempo non è molto per portare a termine il compito. Perché il dossier va presentato entro il 27 settembre. Poi entro il 15 dicembre la commissione definirà le 10 città finaliste, e la procedura di valutazione – dopo l’audizione pubblica dei progetti finalisti entro il 14 marzo – si concluderà per il 29 marzo con la proclamazione della Capitale italiana della cultura 2026.
Il punto è che il Comune di Massa ha aperto la manifestazione di interesse per raccogliere proposte e idee del territorio nei giorni scorsi e la procedura si concluderà soltanto il 18 settembre. Resterebbero quindi sì e no 9 giorni per completare il dossier e consegnarlo. Per questo l’amministrazione ha deciso di farsi supportare nell’impresa da una società specializzata che in breve tempo dovrà assemblare il dossier, con quelle che sono le proposte già avanzate dagli uffici, che devono esserci, oltre a quelle che arriveranno dal territorio.
Si tratta di “Better Social”, cooperativa sociale con sede a Pistoia, che dovrà quindi mettere insieme i tasselli e redigere "un’idea progettuale volta a sostenere, incoraggiare e valorizzare la capacità progettuale e attuativa della città di Massa nel campo della cultura, affinché sia incentivato il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo", per un incarico del valore di 6.100 euro.