NATALINO BENACCI
Cronaca

Convegno a Pontremoli per ricordare S. Francesco

Oltre al dibattito sull’enciclica del Papa ‘Laudato sì’ i fedeli hanno reso omaggio al transito del santo di Assisi in Lunigiana con diverse celebrazioni religiose

di Natalino Benacci

Prendeva il nome dell’enciclica di Papa Francesco "Laudato sì", pubblicata cinque anni fa, il convegno organizzato per le celebrazioni di San Francesco, lo scorso 3 ottobre a Pontremoli. Ad ospitarlo il Salone Pio XII della Chiesa di San Lorenzo Martire, ex Convento Frati Cappuccini, nell’ambito dei festeggiamenti dedicati al Santo e che si sono proseguiti sabato e domenica. L’ appuntamento è caduto in occasione dell’uscita ad Assisi della nuova enciclica di Papa Francesco "Fratelli tutti".Relatori del convegno Onofrio Rota, segretario nazionale Fai Cisl, l’onorevole Umberto Buratti, mrmbro della Commissione Ambiente della Camera, Marino Fiasella, presidente Associazione Ambiente Vivo e don Pietro Pratolongo. Presente anche il sindaco di Aulla Roberto Valettini. A moderare l’incontro, Enrico Petriccioli. Il cuore degli interventi sono state le due encicliche di Papa Francesco: la prima, che illumina la concezione francescana del recupero con la "casa comune", la Natura; e la seconda, incentrata sul recupero delle relazioni con gli altri. Ogni documento è stato analizzato alla luce degli ultimi avvenimenti: da quelli di violenza, alle alluvioni che hanno riguardato il Nord Italia mietendo vittime e provocato disastri idrogeologici. "Disastri causati dal nostro impatto – ha spiegato don Pietro Pratolongo -, da quello che noi uomini abbiamo fatto alla Natura. "Ci sostenta e ci governa" è una grande verità del Cantico delle Creature che ci deve ricordare di come sia lei a decidere, non noi uomini". Tanti gli interventi che si sono succeduti e che hanno poi approfondito esperienze e atteggiamenti di vita di chi ha vissuto intorno e per la Natura. Parola chiave del convegno è stata "Relazione": con la Natura e con le persone. Se i rapporti sono giusti, sono corretti e allora si crea equilibrio.

"Se ci fosse solo il dominio della tecnica, dell’interesse – ha spiegato don Pratolongo -, allora giungerebbero difficoltà. Si pensi all’Amazzonia: se noi la deprediamo, la usurpiamo, la saccheggiamo, si porrà in pericolo questo polmone del mondo". Si sono poi tenute le varie celebrazioni, anche se in forma ridotta a causa delle normative dettate dall’esigenza di contenimento da Covid 19. Partecipate le messe, seppur ad ingresso contingentato, così come la celebrazione del transito che quest’anno si è tenuto, causa le cattive condizioni meteorologiche, all’interno della Chiesa di San Colombano. Nemmeno la pioggia quindi, ha potuto fermare i fedeli che hanno comunque voluto rendere omaggio al Santo di Assisi attraverso le diverse celebrazioni messe a programma.