Controlli per la sicurezza. Operazione dei carabinieri. Tre finiscono in carcere

Molte le persone e le auto fermate dai militari per prevenire atti di illegalità. Negli ultimi giorni riflettori puntati in particolare sulla zona di Avenza. .

Controlli per la sicurezza. Operazione dei carabinieri. Tre finiscono in carcere

Controlli per la sicurezza. Operazione dei carabinieri. Tre finiscono in carcere

Grande operazione dei carabinieri per contrastare ogni forma di illegalità. Centinaia le persone e i mezzi controllati negli ultimi giorni dalle pattuglie dell’arma in divisa e in borghese, ma nel bilancio dei servizi di prevenzione ci sono anche tre pregiudicati finiti in carcere perché perché destinatari di provvedimenti restrittivi. Il primo arresto riguarda un 36enne di Carrara colpito da un ordine di cattura dell’ufficio esecuzioni penali della Procura di Massa, che ha disposto la sua carcerazione per una pesante condanna che riguarda questioni di droga risalenti a qualche anno fa. In manette anche altri due pregiudicati che stavano beneficiando di misure alternative, ma entrambi avevano trasgredito le regole stabilite dal giudice e per loro si sono riaperte le porte del carcere.

Gli arresti portati a termine negli ultimi giorni dai carabinieri della compagnia di Carrara, al comando del tenente colonello Cristiano Marella, sono il risultato di separate indagini che si sono tutte concluse nella zona di Avenza, dove gli uomini dell’arma hanno intensificato i controlli con l’obiettivo di innalzare il livello di percezione della sicurezza dei residenti. Nel primo caso si tratta di un 36enne di Carrara con una sfilza di precedenti alle spalle, soprattutto per fatti di droga. Il giovane è sempre stato sotto i riflettori degli investigatori, che in passato lo hanno fermato e perquisito più volte proprio per il suo ‘curriculum’ criminale. Questa volta però la giustizia ha presentato il conto: dovrà scontare 6 anni di reclusione per un cumulo di condanne per detenzione e spaccio ed evasione dai domiciliari. Gli è stata inflitta anche una pena pecuniaria di trentaduemila euro.

Nella stessa zona, i militari hanno arrestato un 38enne che vive nel campo nomadi del Lavello. L’uomo, condannato a 8 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio, era stato ammesso all’affidamento in prova ai servizi sociali, ma il 38enne si è preso qualche libertà di troppo. I primi di aprile, infatti, la pattuglia non lo aveva trovato in casa di notte, e lui per giustificarsi aveva telefonato al 112 raccontando che si era sentito poco bene ed era andato in ospedale. L’equipaggio dei carabinieri si è insospettito ed ha approfondito gli accertamenti arrivando a scoprire che effettivamente il 38enne si era presentato in ospedale, ma le sue condizioni di salute non giustificavano affatto l’urgenza di uscire di casa senza alcun preavviso, perciò quella mossa era sembrata più uno stratagemma per aggirare i divieti, anche perché non era la prima volta che era stato ‘pizzicato’ a violare le regole.