
Conte aggredito in piazza Schiaffo dal no vax Milani "Questo è per i Dpcm in segno di disprezzo"
di Irene Carlotta Cicora
Piazza Garibaldi era gremita di militanti e simpatizzanti 5 Stelle, ieri pomeriggio. Tutti in fermento per l’arrivo dell’ex premier Giuseppe Conte, che di lì a poco avrebbe tenuto un comizio a sostegno della candidata sindaco Daniela Bennati. Il leader pentastellato, appena sceso di macchina, ha iniziato la ’tradizionale’ stretta di mani tra la folla. Tra le persone presenti, c’era anche Giulio Milani, 52 anni, editore, no vax e a sua volta candidato con la lista civica di Marco Lenzoni “Massa insorge“. Si è avvicinato e, fingendo di voler stringere la sua mano, lo ha poi colpito al volto iniziando a inveire contro le misure di contenimento e protezione introdotte durante l’emergenza pandemica. Subito allontanato dalle forze dell’ordine, è stato oggetto di cori e insulti dai cittadini che hanno poi acclamato Conte tra applausi e cori. "Non ho aggredito Conte, ho usato il minimo della forza possibile – ha detto Milani, leader dell’associazione Rivoluzione allegra e volto del Cln (Comitato di liberazione nazionale) – Il mio è stato un buffetto per notificargli il mio disprezzo morale. Mio e di milioni di persone". Milani ha passato buona parte del pomeriggio in questura e per lui, difeso dall’avvocato Luca Guadagnucci del foro di Massa, si ipotizzano i reati di percosse e oltraggio a corpo politico. "L’aggressione? Ci sta – ha commentato l’ex premier – Quel signore, evidentemente un no vax convinto che ci siano stati dei complotti, dimostra come vi siano persone fuori di testa. E se le avessimo seguite, oggi ci troveremmo con una comunità completamente distrutta. Quando ci si assume una responsabilità pubblica e di governo, prendendo decisioni difficili in momenti di difficoltà per il Paese, se ne accettano le conseguenze". Solidarietà bipartisan dal mondo politico massese, del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti come pure degli altri candidati. Oltre alla Bennati, Persiani, Guidi, Ricci con Evangelisti, Mussi e Ragaglini. Ma non Lenzoni, che ha difeso Milani col quale sarà oggi alle 16 per un’iniziativa sotto il Comune. "Giulio Milani è uno scrittore, una persona di cultura – ha detto – Ci chiamiamo Massa Insorge mica Massa dorme in piedi..".