REDAZIONE MASSA CARRARA

Consorzio di bonifica è bagarre. Mastrini con Maffei per la Lunigiana

Stessa posizione ma colori partitici diversi. Il sindaco di Tresana: "Seguire la scelta degli elettori"

Cesare Leri

Cesare Leri

Dopo il j’accuse del sindaco di Comano Antonio Maffei alla segreteria provinciale Pd, poco propensa a consacrare la vittoria lunigianese alle recenti elezioni consortili, oggi scende in campo il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini. "Condivido la presa di posizione del sindaco di Comano – dichiara Mastrini – e poco importa che il mio orientamento politico sia diverso dal suo. Non posso che trarre le stesse conclusioni riguardo al trattamento che, ancora una volta, sta per essere riservato al nostro territorio".

Maffei nei giorni scorsi ha abbandonato il partito sbattendo la porta. "Sono due i candidati più votati: Cesare Leri e Alberto Putamorsi, entrambi lunigianesi. Con dispiacere – aveva dichiarato – lascio il Pd ma non posso accettare che la segreteria provinciale decida un nome diverso: sarebbe un torto alla volontà popolare e alla Lunigiana". A sparigliare le carte del nuovo assetto della Presidenza che appariva scontato in favore di Leri, forte delle sue 863 preferenze, ed in subordine di Putamorsi con 827 voti, sarebbe intervenuto un terzo nome: quello di un consigliere apuano, eletto ma con molti voti in meno rispetto ai due detentori del podio. La notizia ha fatto infuriare gli elettori lunigianesi che sui social hanno sfogato il loro disappunto.

"Tante persone mi hanno contattato per dimostrarmi apprezzamento e vicinanza – dichiara Maffei – Nessun cenno, invece, dal partito ma l’importante è portare avanti gli interessi della gente: i partiti sono fondamentali se hanno le logiche giuste, altrimenti non servono".

Mastrini, da parte sua, ricorda che nei due mandati precedenti la presidenza consortile era andata alla provincia di Lucca: "Motivo per cui in Lunigiana è stato profuso un forte impegno per rivendicarne la guida: i risultati ci sono stati e sono stati ottimi". Ed aggiunge: "Chiedo, e lo farò in tutte le sedi istituzionali, che la guida del Consorzio Toscana Nord sia riconosciuta alla Lunigiana: lo merita il territorio, lo hanno chiesto i cittadini con il voto, lo dice il buonsenso".

L’ultima parola spetta, entro la fine dell’anno, ai 28 membri dell’Assemblea consortile che, però, non naviga in buone acque: dopo l’ennesimo rinvio delle 12 nomine del Cal e del membro del consiglio regionale, l’assemblea resta zoppa con soli 15 consiglieri di nomina popolare.

Mastrini conclude: "Se saranno bypassate le nomine di Leri o Putamorsi, si tratterà dell’ennesima occasione persa e di sconfitta della politica, piegata a logiche in cui non contano né la volontà popolare, né le condizioni di dissesto idrogeologico di un territorio di cui qualcuno si ricorda troppo poco e solo quando ne ha bisogno".

Michela Carlotti