ANDREA LUPARIA
Cronaca

Condanna per Benedetti Diffamò un imprenditore

Il presidente del consiglio: "Ritengo di avere ragione e ora farò ricorso". Pena pecuniaria per un episodio del 2016 ma la guerra legale prosegue

di Andrea Luparia

Andrà avanti ancora qualche anno (soprattutto pensando ai tempi della giustizia italiana) il braccio di ferro legale tra Stefano Benedetti (attuale presidente del consiglio comunale) e Giovanni Palla, noto imprenditore massese. Mercoledì scorso è stata depositata la sentenza che vede Benedetti condannato per diffamazione verso Palla. L’imprenditore aveva presentato querela nel 2016. Allora Benedetti era consigliere comunale di minoranza e a Palla era stato chiesto di rimuovere le automobili che ostacolavano il transito nelle strade davanti al Nuovo ospedale delle Apuane (che aveva aperto da poco) e nel parcheggio antistante. C’erano state polemiche e Benedetti aveva presentato un esposto molto duro. Poi c’erano stati articoli sui giornali e servizi sulle televisioni locali e Palla l’aveva denunciato per diffamazione. Dopo 5 anni (mese più, mese meno) il giudice gli ha dato ragione ma Benedetti annuncia che farà ricorso: "La pena è solo pecuniaria e potrei anche pagare ma ritengo di aver ragione e farò ricorso. Ho sentito il mio legale, l’avvocato Enzo Frediani; anche lui è di questa idea. Riteniamo che il giudice si sia sbagliato e sono certo che il secondo grado mi darà ragione. Ho presentato l’esposto basandomi su documenti e testimonianze. Tra l’altro anche un secondo consigliere comunale di minoranza presentò qualcosa di simile. Sia io che lui l’abbiamo fatto nella nostra veste di consiglieri comunali. Non c’era alcun intento diffamatorio. I cittadini ci chiamavano e io volevo fare chiarezza su una questione che era molto sentita".

A dire chi ha torto e chi ha ragione saranno, tra qualche anno, i giudici di secondo grado.