GIOVANNI LANDI
Cronaca

Massa, il paradosso dei concorsi. Pochi candidati, tanti posti

Crollo delle domande per le ultime procedure bandite dal Comune. "L’offerta è frammentata: dopo il lungo blocco posizioni aperte in ogni città"

Un concorso pubblico (Foto Cusa)

Massa, 11 agosto 2021 - Tanti concorsi e pochi candidati. Da quando i Comuni della provincia hanno riaperto le loro porte in cerca di nuovo personale, dopo un lungo periodo di blocco delle assunzioni, si è creato un curioso paradosso. I bandi pubblici aumentano di giorno in giorno, mentre le persone che fanno domanda sono sempre meno.

L’ultimo esempio è la procedura del Comune di Massa volta ad assumere un ingegnere e un geometra a tempo indeterminato, in scadenza oggi alle 12. A ieri pomeriggio si contavano 18 candidature per il posto da geometra e 25 per quello da ingegnere, cifre senz’altro deludenti se rapportate al passato. Lo stesso può dirsi per il concorso istruttori di polizia del Comune, terminato lo scorso giugno: appena un’ottantina di aspiranti agenti, contro i circa 400 di un decennio fa. Un confronto che si ripercuote sopratutto sulla qualità delle selezioni e dei vincitori.

«I motivi di questa situazione sono diversi – analizza Daniele Pepe, capo di Gabinetto della giunta Persiani –. Dopo anni di immobilismo e lo stop ai concorsi causato dalla pandemia, ora la quasi totalità dei Comuni ha posizioni aperte nello stesso momento. La cosa è ovviamente positiva, ma crea anche una forte frammentazione della domanda. Poi c’è il problema dell’informatizzazione forzata: questa veloce conversione digitale ci aiuterà molto nel lungo periodo, ma ora può creare qualche difficoltà in sede di candidatura, pensiamo solo alla procedura dello Spid. Infine – conclude Pepe – il periodo estivo e i problemi legati al Covid stanno ugualmente influendo sulla partecipazione ai bandi".

A creare questo crescente fabbisogno di personale sono state sopratutto le ondate di pensionamenti dell’ultimo biennio, incrementate anche dalla quota 100. "Veniamo da un momento in cui era facilissimo andare in pensione, mentre era molto difficile assumere – nota Pepe –. Ciò ha creato pesanti carenze di organico che ora tutte le amministrazioni stanno cercando di colmare. Alla riunione dell’Anci di giugno tutti i sindaci hanno espresso le stesse problematiche".

«Divivendo i concorsi fra tutti i Comuni – concorda Marisa Caputo, dirigente Risorse Umane del Comune – si ripartiscono anche le domande per le figure più richieste: vigili, ufficiali di polizia municipale, architetti, ingegneri. E chi si candida non è detto che poi si presenti alle prove. Dopo un blocco quasi decennale, ora siamo ripartiti tutti, ma tutti insieme. La Gazzetta Ufficiale è talmente subissata di lavoro che dalla richiesta di pubblicazione del bando occorre aspettare almeno 30 giorni, quando di solito bastava una settimana. I Comuni che si muovono prima, in questo senso, sono avvantaggiati. In ogni caso – conclude Caputo – i numeri che stiamo riscontrando sono nettamente inferiori al passato e alle aspettative".