Commercio da Lunezia. L’imprenditore Panconi guida la battaglia per affrontare la crisi

Enrico, 51 anni, eletto presidente provinciale Confartigianato di settore. Si lavora per un Consorzio che unisca le attività ricettive, artigianali, . agroalimentari e della ristorazione di Massa Carrara, Spezia e Parma.

Commercio da Lunezia. L’imprenditore Panconi guida la battaglia per affrontare la crisi

Commercio da Lunezia. L’imprenditore Panconi guida la battaglia per affrontare la crisi

Forze fresche per la Confartigianato Massa Carrara Lunigiana che ha un nuovo ingresso e un nuovo presidente all’interno dell’organizzazione provinciale di categoria per il commercio. E’ Enrico Panconi, 51 anni, nome noto nel panorama economico del territorio. E’ il nome di una famiglia che ha costruito con le proprie mani un’impresa sin dal 1921, superando i cento anni di attività, e l’ha fatta crescere negli anni nel settore della distribuzione e del commercio all’ingrosso di generi alimentari. Un settore che si trova oggi ad affrontare vecchi problemi e nuove sfide all’interno di un tessuto socioeconomico che sconta i problemi che derivano dalle crisi del passato e le criticità emerse prima dalla pandemia poi dal conflitto in Ucraina, senza dimenticare le scelte politiche e urbanistiche a livello locale.

"La categoria del commercio in generale deve confrontarsi con un mercato più povero – evidenzia Panconi –. C’è un generale impoverimento delle famiglie che si riflette sul potere di acquisto di ognuno. Si spende meno rispetto al passato, anche le quantità si sono ridotte, il tessuto è lacerato e tutto si riflette sull’indotto con un’evidente contrazione di consumi e ricavi".

C’è una ricetta per affrontare il futuro?

"La grande resilienza che comunque caratterizza questo settore, capace di adattarsi e rinnovarsi. Conto, con il mio nuovo ruolo in Confartigianato, di poter supportare gli associati a essere competitivi. Di sicuro mi farò portatore delle loro istanze nei confronti delle istituzioni. Inoltre dobbiamo imparare ad affacciarsi su mercati che non sono più locali ma che, grazie alle tecnologie, si aprono su un mondo che va ben oltre i confini provinciali. Per questo dobbiamo essere capaci di abbandonare i campanilismi e iniziare a fare squadra".

Avete qualcosa di concreto in mente?

"Il progetto c’è. Stiamo lavorando a un Consorzio Lunezia che unisca le province di Massa Carrara, La Spezia e Parma a cui possano partecipare le attività ricettive, artigianali, agroalimentari e della ristorazione delle tre province, con il sostegno delle tre Confartigianato e dell’associazione a livello nazionale. L’intenzione è intercettare quelle economie che oggi stanno trainando il mercato, il turismo lento dei pellegrini della Francigena come i crocieristi che arrivano al porto. Stiamo muovendo i primi passi e stilando il protocollo di intesa e l’obiettivo è far vedere la luce al progetto all’inizio del 2025".

Le istituzioni cosa possono fare?

"A volte sarebbe meglio dire che cosa possono ‘non fare’. Pensiamo ad esempio a Sogegross e alla variante ad personam che l’amministrazione di Massa ha voluto portare avanti nell’area industriale ex Dalmine nonostante i pareri contrari del territorio espressi dalle altre istituzioni, dalle associazioni di categoria, dai sindacati e dalla Regione. Come grossisti dell’area apuoversiliese, una ventina in tutto, abbiamo presentato le nostre osservazioni e siamo pronti a continuare la nostra battaglia per difendere le nostre aziende e i lavoratori, che fra diretti e indotto coprono un’occupazione di 300 persone".