Comano cavalli: tre giorni di spettacolo

Un weekend dedicato alla rassegna equina che vedrà la razza dell’Appennino protagonista assoluta e ammirata

Migration

Dopo due anni di pausa forzata, torna la mostra-esposizione di uno degli animali più rappresentativi e nobili: il cavallo. La 53esima edizione della famosa “Comano Cavalli“ è la rassegna equina, sarà inaugurata oggi alle 14.30 con l’ingresso dei cavalli al Parco Fiere. Successivamente, si terranno prove di spettacolo equestre che si ripeteranno – alla stessa ora – il giorno successivo, mentre la sera vi sarà la rievocazione storica della “Quintana Cybea“, nata nel capoluogo apuano che consiste in 3 manches in cui il cavaliere più abile nel tempo più breve possibile deve infilare con la lancia il maggior numero di anelli posizionati lungo il percorso. Il clou della manifestazione, si avrà domenica, quando alle 9.30 avrà inizio il campionato nazionale del “Cavallo dell’Appennino“. Quella appenninica, è una “stella“ fra le razze equine, nata ufficialmente nel 2010 – data in cui sono stati adottati i registri ufficiali – tipica dei territori montani dell’Appennino Tosco-Emiliano, caratterizzati da fenomeni d’erosione come i calanchi, dove non è possibile nessun tipo di sfruttamento agricolo se non l’utilizzo del cotico erboso col pascolo brado.

Il Comune di Comano da sempre è considerato la culla del cavallo di razza appenninica, un areale dove questi animali sono tenuti all’aperto non solo nella buona stagione, bensì anche in tutto l’arco dell’anno integrandone l’alimentazione nel perido invernale con fieno polifita. Questi cavalli, con il mantello normalmente di colore sauro o baio, si presentano muscolosi, con torace e gambe forti, zoccoli larghi che fanno presa su terreni pietrosi e accidentati, sono estremamente frugali e di facile adattamento. Le femmine partoriscono all’aperto senza problemi i puledri che vengono svezzati sui pascoli durante il periodo primaverile-estivo.

Si tratta di una razza da lavoro di tipo medio-pesante, molto docile tanto da essere utilizzata soprattutto per il turismo equestre che si è magnificamente integrata nel tempo con il tessuto socio-economico e ambientale delle nostre aree interne. La progenie di questi cavalli è garantita dalla presenza degli stalloni liberi nei branchi delle femmine al pascolo e comunque sono presenti stazioni pubbliche di monta equina nei Comuni di Comano, Licciana Nardi e Fivizzano, in modo che le caratteristiche endemiche della razza vengano mantenute in purezza anche per il futuro. Roberto Oligeri