
Dopo il presidente di Confartigianato, anche Confesercenti e Cna scendono in campo contro la variante Sogegross di Massa, bocciando il progetto sotto il profilo tecnico e politico: "Il tessuto imprenditoriale già copre la domanda per il mercato all’ingrosso e l’ingresso di un nuovo soggetto con capacità di prezzo senza concorrenza in loco porterà solo all’accentramento dei volumi con una drastica riduzione occupazionale – scrive il presidente di Massa, Daniele Lorieri -. Siamo sorpresi da come l’amministrazione comunale voglia andare avanti a testa bassa senza tenere conto delle posizioni contrarie che nascono da dati fatti rispetto ad un territorio che sta vivendo da anni una crisi evidente. L’inserimento di un’area commerciale nel polo industriale causerà soltanto una ulteriore diminuzione della capacità di attirare industrie viste le indubbie ripercussioni urbanistiche di un cambio di destinazione uso. Le aree sono sempre meno e se quelle esistenti vengono inseriti a meri processi speculativi è del tutto evidente che non c’è sviluppo. Con questo cambio di destinazione d’uso si decreta di fatto un arresto delle politiche di insediamento industriale, con un impatto deciso sul futuro delle capacità di occupazione del settore che per logistica, autostrada e porto, rappresenta un valore con poca concorrenza al livello regionale e nazionale".
Sulla stessa linea il presidente di Cna Alimentare, Andrea Borghini: "Siamo a favore della libera concorrenza e non abbiamo nulla contro la Sogegross. Ciò che invece non ci trova d’accordo è la modifica della natura industriale dei terreni quando avevamo avuto rassicurazioni, nella recente campagna elettorale, che la Zia avrebbe mantenuto la sua vocazione naturale. Sogegross o altro soggetto non farebbe alcuna differenza. Siamo contrari".