Cinque Stelle in pausa di riflessione "Decideremo eventuali aperture"

Risultato sotto le aspettative per Daniela Bennati e il Polo progressista composto anche da Unione popolare. Cavazzuti: "Una cosa è certa: non daremo la città a chi non rispetta i valori fondati della Costituzione".

Cinque Stelle in pausa di riflessione  "Decideremo eventuali aperture"

Cinque Stelle in pausa di riflessione "Decideremo eventuali aperture"

di Alfredo Marchetti

Si lecca le ferite il Polo progressista. Un risultato, quello uscito dall’ultima tornata elettorale che non era certo prevedibile. Il Movimento cinque stelle si ferma su un magro 2,71 per cento con un totale di 876 preferenze. A trainare la coalizione è Unione popolare, che si porta a casa 934 voti, che riflesso in percentuale arriva al 2,89 per cento. Complessivamente la candidata sindaca Daniela Bennati arriva a 1825 preferenze, ovvero un5,45 per cento. Quale sarà il futuro del progetto politico. Dice la sua Nicola Cavazzuti, che spiega anche la sua analisi politica dell’ultima tornata elettorale che ha portato al ballottaggio Francesco Persiani con Enzo Ricci. "Devo dire che rispetto ai livelli delle politiche, i dati del M5S sono diminuiti in questi anni, però un calo cosi, sinceramente, non me lo aspettavo. Questo ci chiama sicuramente a una riflessione di tipo politico".

"Se andiamo a vedere i dati di tutti i risultati delle amministrative nelle altre città italiane, a parte alcune eccezioni, abbiamo assistito a un travaso di voti dai Cinque stelle in un’altra parte. Sinceramente non saprei dove, se sono andare nel bacino dell’astensionismo o direttamente nel centrosinistra. Si tratta sicuramente di un dato da osservare nelle prossime settimane". Il Polo progressista guarda avanti: "Domani (oggi, ndr) faremo un incontro per capire cosa decidere per il ballottaggio, se Daniela sarà in consiglio comunale. Posso anticipare che sicuramente bisognerà discutere tutti assieme e poi scegliere la strada da perseguire. L’unica cosa che posso dire è che la nostra posizione è contro ogni destra che abbia tra le proprie fila persone con un presente e un passato diverso dai valori della Resistenza e della Costituzione. Al di là di tutto faremo in modo di evitare che succeda un ritorno della destra alla guida della città, siamo pronti a scegliere la maggioranza alla quale fare opposizione".

Un passaggio anche sul ballottaggio: "Sinceramente credo che i nostri voti andranno verso una direzione al di là del dialogo che avremo a livello locale: secondo me il ballottaggio è un voto politico, si sceglie questa o quella fazione politica. Però, ripeto, decideremo tutti insieme nella riunione che avremo domani (oggi, ndr)". Coalizione che potrebbe pescare quindi voti da coloro che si erano seduti al tavolo del Centrosinistra, ma che non erano rimasti convinti del progetto e avevano deciso di andare da soli. Altri voti potrebbero confluire nella coalizione guidata da Enzo Ricci direttamente dal Partito repubblicano, che ha maturato un risicato 1,30 per cento con un totale di 402 preferenze e anche da Andrea Barotti, che si è portato a casa con la sua lista civica 535 voti e l’ex diplomatico Cesare Maria Ragaglini, che ha totalizzato 1.516 preferenze per un totale in percentuale di4,52 per cento.