Cinghiali vicini a case e terreni "Provocati danni per oltre 1 milione Ora sostegni a cittadini e imprese"

L’appello del consigliere Bugliani al governatore Giani: "Serve un piano specifico per l’emergenza ungulati"

Cinghiali vicini a case e terreni  "Provocati danni per oltre 1 milione  Ora sostegni a cittadini e imprese"
Cinghiali vicini a case e terreni "Provocati danni per oltre 1 milione Ora sostegni a cittadini e imprese"

I cinghiali stanno avanzando ogni anno dai boschi ai terreni coltivati creando sempre più danni alle coltivazioni. Un problema che richiede un intervento deciso soprattutto nel territorio apuano, con un occhio di riguardo alla Lunigiana, e di cui si fa portavoce il consigliere regionale, Giacomo Bugliani, attraverso un’interrogazione in consiglio regionale sui danni causati dagli ungulati alle aziende agricole e ai privati nella provincia di Massa Carrara. Bugliani chiede a Giani di prendere atto del progressivo aumento dei casi riscontrati su Massa, Montignoso e la Lunigiana per chiedere quali siano le intenzioni della Regione nella programmazione di settore per "supportare in modo più incisivo cittadini e imprese danneggiati dalla presenza di ungulati" e se la giunta regionale non voglia attivarsi "nei confronti del Governo per rappresentare la necessità di predisporre uno specifico piano, stanziando adeguate risorse" per aumentare i risarcimenti dei danni. Secondo Bugliani a Massa Carrara la convivenza con gli ungulati è sempre più difficile e il numero "nel territorio massese è sempre più ingente", tanto da provocare anche incidenti stradali, a volte mortali, poi provocano frane e smottamenti, caduta di massi lungo le strade e vicino alle case, oltre ai danni diretti alle coltivazioni.

"In Toscana – dice il consigliere – soltanto per il 2021 i danni provocati dai cinghiali ammontavano a circa 1,4 milioni di euro in aumento del 16% rispetto al 2020". Qualcosa dalla Regione negli anni si è mosso, ad esempio quando nel 2021 la giunta fiorentina aveva disposto iter più snelli e rapidi per il contenimento della fauna selvatica: interventi della polizia provinciale entro 24 ore e non più 72 ore, possibilità di intervento diretto e immediato dei proprietari e conduttori di fondi agricoli in possesso di licenza di porto d’armi oltre alla cattura degli ungulati tramite trappole e recinti gestiti da agricoltori e ambiti territoriali di caccia. Ma a quanto pare non basta e ora il consigliere Bugliani invita la Regione di dare una mano al territorio e a spingere per ottenere altre risorse dal Governo per i risarcimenti.