
E’ tempo di mietitura e, specie della Piana di Filattiera, s’alza il grido degli agricoltori: "Ci sono i cinghiali nel grano!". E la settimana scorsa, era calato il buio, nei pressi di Podenzana, zona Montalini, una signora per evitare un cinghiale femmina seguita da 5 piccoli era finita contro un muro di contenimento. "Ci sono aziende come Lorenza Angella, Fanti Claudio, Paita Nicola, Il Mulino, I Cerghi, La Nera - spiegano alcuni coltivatori - che vivono di agricoltura e allevamento, oltre a tanti altri che coltivano i terreni come l’Azienda Agricola Il Meleto e l’Azienda Agricola I Chiosi. Abbiamo informato la Polizia Provinciale che ha disposto alcune battute di caccia di contenimento di questi invasivi selvatici". Fino a ieri di battute ne sono state fatte tre: a Terrarossa, a Teglia e a Licciana e vi hanno preso parte alcuni cacciatori diretti dai guardiacaccia della Provincia. Solo nella prima battuta, quella nelle campagne di Terrarossa, sono stati abbattuti 4 cinghiali; nelle altre due località invece i risultati sono stati deludenti, nessun abbattimento. "Cinghiali ne hanno avvistati eccome anche nelle due successive battute di caccia - riferiscono gli agricoltori - ma questi furbi animali hanno fiutato per tempo il pericolo e si sono portati fuori tiro". Intanto, la raccolta e la battitura del grano, favorita dal caldo e dalle giornate di sole, procede. Oltre alle mietitrebbie con l’operatore sulla macchina che tagliano, raccolgono e immagazzinano il grano nei contenitori separandolo dalla paglia pronta per essere imballata, c’è anche chi ha rispolverato la macchina dei nonni: la mietilega e la trebbia a fermo sull’aia, azionata con puleggia e cardano. I primi risultati della raccolta sarebbero positivi: il grano è di qualità e il quantitavo è buono.
Roberto Oligeri