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Ciak, c’è ‘Linea Verde’. Le telecamere di Rai 1 tra castelli, ville e tavole imbandite

I tesori storici, naturali e gastronomici nelle riprese del programma. Viaggio a Pontremoli con la guida di Sigeric Francesco Bola .

Ciak, c’è ‘Linea Verde’. Le telecamere di Rai 1 tra castelli, ville e tavole imbandite

Inizio anno sotto i riflettori per la Lunigiana che sarà protagonista a “Linea Verde”, programma televisivo di Rai 1 dedicato al mondo dell’agricoltura, dell’ambiente e del turismo rurale. In questi giorni la troupe del programma sta girando le immagini delle località più caratteristiche del territorio. Diverse le anticipazioni di questo racconto tra tradizioni antiche, suggestioni magiche e sguardo al futuro. Ieri le telecamere del programma condotto da Livio Beshir e Margherita Granbassi hanno indagato il centro storico e le bellezze della città di Pontremoli. Al centro dell’attenzione i bastioni medievali del Castello del Piagnaro, il Museo delle statue stele. Diventa imperdibile il tuffo nella storia per farsi stupire dal nuovo look del Museo dove un popolo di pietra sussurra la storia di una misteriosa e sconosciuta civiltà. L’approdo alla casa degli antenati di 5mila anni fa nella mattinata. Ampliato, accessibile, multimediale, suggestivo, il museo ha aggiunto un tassello importante al suo appeal con l’ascensore che da Porta Parma porta i visitatori direttamente entro le mura dell’antico fortilizio.

Non poteva mancare un’occhiata alla cortina che Castruccio Castracani eresse nel 1322 per cacciare la guerra tra guelfi e ghibellini, i ponti cinquecenteschi sul Verde e gli affreschi dei palazzi della nobiltà locale. Poi una visita a Villa Dosi, un tuffo straordinario in un passato già lodato dal granduca toscano Pietro Leopoldo e dal duca di Parma Francesco Farnese. La villa barocca, raccontata da Francesco Bola, una delle guide di Sigeric che ha accompagnato la troupe, è uno dei siti in cui si è scatenato il genio artistico dei pittori quadraturisti: attraverso l’uso di tecniche illusionistiche, mutuate dal teatro, la decorazione architettonica si è trasformata da cornice a spettacolo. L’interesse per il gioiello barocco che è monumento nazionale e palcoscenico degli affreschi dei pittori Giuseppe Natali e Alessandro Gherardini, ha fatto registrare il tutto esaurito nelle visite guidate.

Un set speciale per immortalare l’antica arte della Pasticceria degli Svizzeri a Pontremoli dal 1842, che conquistò con l’arma del buon gusto la gola dei ghiottoni pontremolesi. Nel mirino della troupe l’Amor, tradizionale cialda-wafer ripiena di crema, simbolo dell’azienda. La crema di questo dolce, la cui ricetta è segreta, è una creazione esclusiva scaturita da un’esperienza ultracentenaria. Il conduttore Livio Bashir non ha potuto fare a meno di assaggiare l’Amor appena uscito dalle mani della pasticciera.

Nel pomeriggio la troupe ha fatto un’escursione a Guinadi nella Valle del Verde per far visita ad una cena conviviale della Coopertiva La Guinadese, che ha fatto fa rivivere e ripopolare la comunità di Guinadi, magnifico borgo immerso nel verde della natura in Lunigiana. Il sodalizio compirà che compirà 105 anni di vita nel prossimo mese di giugno si è preposto finalità importanti redigendo un progetto ad elevata valenza sociale volto a migliorare ed offrire nuovi servizi alle persone ed in particolare agli anziani residenti, al fine di garantire un miglioramento dell’accesso alle informazioni e ai servizi. Qui l’interesse è per l’aspetto gastronomico valorizzato attraverso il recupero della cottura negli antichi testi di ghisa posti sul focolare. Protagonista di questa tradizione il testo di ghisa formato da due elementi: il sottano e il soprano. Il primo costituisce la base nel quale vengono collocati gli alimenti da cuocere. Il secondo a forma di campana permette l’effetto forno, soprattutto quando viene ricoperto dalla brace. Al termine della dimostrazione i soci della cooperativa “La Guinadese” Maxime Anelli, Andrea Terroni e Alessia Bianchi hanno portato in tavola un menù tipico pontremolese tutto cotto nei testi: oltre ai testaroli, agnello di Zeri con patate della Formentara.

Oggi “Linea Verde”" si sposterà a Casola per mettere in vetrina la Marocca, poi all’ Agristurismo Montagne Verdi all’Apella e infine a Filattiera all’antico Mulino Moscatelli.

Natalino Benacci