REDAZIONE MASSA CARRARA

’Che anno è, che giorno è’ . La musica entra in carcere. Omaggio al cantautorato

Il concerto si inserisce nell’ambito delle attività del Laboratorio di scrittura creativa. Il docente Canesi ha raccontato genesi e aneddoti delle canzoni e degli autori.

’Che anno è, che giorno è’ l’omaggio ai più grandi cantautori italiani alla Casa di Reclusione di Massa

’Che anno è, che giorno è’ l’omaggio ai più grandi cantautori italiani alla Casa di Reclusione di Massa

’Che anno è, che giorno è’ un omaggio ai cantautori italiani alla Casa di Reclusione di Massa. Ieri pomeriggio si è svolto nella sala polivalente della Casa di Reclusione di Massa il concerto di inizio d’anno dedicato ai maggiori cantautori italiani. Non solo come tribuito ad uno dei più grandi artisti italiani, Lucio Battisti, ma anche per rimarcare quanto il tempo, in un contesto come quello carcerario, sia iper-misurato nella scansione ripetitiva degli orari quotidiani. Protagonisti sono stati Norberto Borzacca, Piercarlo Scontrini, Giorgio Gozzani, Simonetta Orlandi e Caterina Terranova, componenti del gruppo ’Ho perso l’Hammond’, che hanno ripercorso a grandi linee e con brevi accenni, le più belle canzoni del cantautorato italiano, dalla Genova per noi al Mio canto libero, da Piazza Grande a Napule è, dalla Canzone di Marinella a Luci a San Siro.

Riccardo Canesi ha raccontato, invece, genesi e aneddoti inerenti canzoni ed autori. Su alcune canzoni, che hanno fatto parte della colonna sonora della vita di molti presenti, non sono mancati, ovviamente e inevitabilmente, i cori. Il concerto fa parte di una serie di iniziative, tra cui incontri con scrittori ed editori, promosse dal Laboratorio di Scrittura Creativa (partito nell’aprile scorso) e dall’insegnante di chitarra che opera all’interno della struttura, Norberto Borzacca, nonché componente degli ’Ho perso l’Hammond’.

Nell’ambito del ’Laboratorio di scrittura creativa’ organizzato da Riccardo Canesi e Claudio Figaia nella Casa di reclusione di Massa, si è tenuto inoltre l’incontro dal titolo ’Libro: dal latino liber, essere liberi’ con Titti Federico, scrittrice carrarese vincitrice di numerosi premi letterari, e Michela Rossi, presidente di Associazione Qulture e dirigente della cooperativa editoriale Le Impronte, titolare del marchio Felici Editore. Titti Federico, introdotta dal giornalista Claudio Figaia, ha raccontato come la sua passione per la scrittura si sia tradotta nella pubblicazione dei suoi romanzi, a partire da ’Prima che venga sera’ del 2008.

Poi, nel 2020, l’incontro con l’Associazione Qulture e Felici Editore, per il quale sono usciti ’Asbestos’ (2021) e quest’anno ’Il primo mattino del mondo’, il suo sesto romanzo. Rossi ha fatto poi una panoramica sul mondo editoriale italiano e sulle difficoltà.