REDAZIONE MASSA CARRARA

Centrosinistra nel caos totale Pd sotto tiro della coalizione Alleanza a un passo dal baratro

La scelta di non indire le primarie ha profondamente destabilizzato i componenti del tavolo. C’è il rischio concreto che partano ’corse solitarie’ se il partito del Nazareno non trova un nome.

Centrosinistra nel caos totale Pd sotto tiro della coalizione Alleanza a un passo dal baratro

di Alfredo Marchetti

Lo stallo decisionale del Pd si riverbera sulle relazioni con gli alleati. Se la linea comune è quella di attendere un nome da parte del partito del Nazareno, gli alleati nella pratica stanno iniziando a essere insofferenti: a poco più di due mesi dalle amministrative, con un Centrodestra spaccato ma almeno chiaro, il maggiore partito di sinistra si fa desiderare. Niente primarie, si va alla ricerca di un profilo aggregante. Lo stesso segretario Emiliano Fossi assicura: "Entro tre giorni si troverà un nome". Sulla scelta di non fare le primarie è stato interpellato il candidato con più liste civiche, sette, l’ex deputato Fabio Evangelisti: "Avevo capito che le primarie di coalizione fossero insite in un collaudato processo di partecipazione democratica per la scelta di un candidato sindaco unitario, per cui è davvero sorprendente assistere a tali giravolte. Io, personalmente, comprendo il travaglio interno a quel partito, accentuato da un risultato congressuale che, contro ogni pronostico, ha visto anche a livello locale vincere Elly Schlein. Ma poi non meravigliamoci se le elettrici e gli elettori disertano le urne. Tuttavia a Massa, lo ripeterò fino alla noia, anche per le divisioni del Centrodestra, ci sarebbero tutte le condizioni per tornare a vincere. Il presupposto, ovviamente, è l’unità dello schieramento democratico e progressista. Per cui, chi si sfilerà dal tavolo del Centrosinistra, si assumerà una gravissima responsabilità". Questa scelta autorizza gli alleati a scegliere strade diverse? "Qui non si tratta di autorizzare alcunché e ‘alcunchì’. È il momento di far valere il senso di responsabilità. Dunque, visto che non si vogliono fare le primarie, non esiste alternativa a un’intesa politica fra tutte le forze e i movimenti che ci possa portare a individuare una candidatura che ci ponga in grado di essere competitiva e vincente".

Uno scossone che il Polo progressista, formato da Cinque stelle, Rifondazione comunista e Massa città in Comune, vede solo di lato. "Io candidato a sindaco per il Polo progressista? Smentisco categoricamente – dice Nicola Cavazzuti –. Abbiamo alcuni nomi in ballo, sarà deciso entro la prossima settimana. Per quanto riguarda le primarie a noi non cambia nulla, siamo sempre stati contrari, crediamo in un percorso politico diverso. Il Pd ha deciso di percorrere una strada che non sta dando i risultati voluti. La nostra idea di politica è diversa: non stiamo dietro a lotte intestine e prese di potere, siamo tra la gente per capire e risolvere i loro problemi. Ci eravamo seduti al tavolo di coalizione, abbiamo visto che le nostre richieste non erano state prese in considerazione e abbiamo deciso di correre da soli. Il nostro nome sarà il garante di un programma". Il candidato civico Cesare Ragaglini sceglie di temporeggiare, consapevole che dal Pd ci si può sempre aspettare di tutto: "Le primarie sono un importante strumento democratico, che ha bisogno di tempo, regole certe, programmi concreti per la città. Commentare perché il Pd oggi le escluda è argomento che non ci compete. La nostra proposta politica, aperta ai cittadini e alle forze politiche, è stata chiara fin dall’inizio: una visione seria del futuro della città, un quadro programmatico condiviso, un progetto che intende affrontare e risolvere i numerosi problemi e che guarda a un futuro più innovativo, più sostenibile, più inclusivo. Chi lo desidera può fare parte di questa visione e dare il proprio contributo. Siamo sempre stati aperti, e siamo aperti, al confronto e al dialogo".

Prova a trovare una sintesi la coordinatrice comunale di Italia viva, Eleonora Lama: "ogni strada è ancora possibile, non escludiamo di appoggiare il centrosinistra, ma chiarisca se esiste una candidatura aggregante o meno. Non si capisce il Pd che intenzioni abbia. Anche per un’eventuale candidatura a sindaco per il nostro partito la strada non è preclusa. Al nostro interno ci sono personalità che in soli due mesi potrebbero mettere in difficoltà gli entrambi gli schieramenti"