ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Casa Rossa e beni comuni. Il futuro nel regolamento

Avviato il percorso partecipativo all’ex cinema Rosi di ’Montignoso condivisa’. Il documento presenterà i siti che potranno essere utilizzati dalle associazioni.

La serata con il sindaco Gianni Lorenzetti e le associazioni arrivate a Capanne

La serata con il sindaco Gianni Lorenzetti e le associazioni arrivate a Capanne

di Alfredo Marchetti

Un progetto sicuramente ambizioso, ma che è iniziato con tutti i buoni propositi. Censire tutti i beni comuni sul territorio comunale, per poi affidarli ad associazioni, culturali, sportive e del sociale, che vorranno riqualificarli. L’occasione della ex Casa rossa occupata, con lo sgombero dei suoi membri dall’immobile di Anas nei mesi scorsi, è stata trasformata dall’amministrazione comunale in una vera e propria opportunità. Gli uffici con la dirigente Nadia Bellè si sono messi ad approfondire il tema: risultato, due progetti che si muovono di pari passo e che promettono risultati concreti.

Mercoledì sera all’ex cinema Rosi di Capanne, assieme al sindaco Gianni Lorenzetti, tutta la giunta, alcuni consiglieri comunali, ma soprattutto membri delle associazioni più in vista del territorio, come gli stessi componenti della Casa rossa occupata, ma anche il comitato Cava Fornace, oppure il gruppo ciclistico di Montignoso.

Oltre alla Casa rossa, nel territorio potranno essere definiti altri siti, come l’ex stazione ferroviaria, il Green beach, oppure la stessa Villa Schiff o addirittura il castello Aghinolfi. Il primo progetto presentato, ’Montignoso condivisa’ punta alla realizzazione di un regolamento per i Beni comuni attraverso un percorso partecipativo, ovvero con laboratori di creatività condivisa, il tutto sorretto da una filosofia di sussidiarietà e socialità.

"Con ’Montignoso Condivisa’ – ha detto il sindaco Gianni Lorenzetti – avviamo un percorso che intende rafforzare il rapporto tra istituzioni, cittadini e realtà associative del territorio. La partecipazione non può essere solo evocata: deve diventare una pratica concreta, capace di generare valore, rafforzare il senso di comunità e prendersi cura dei beni comuni, anche di quelli spesso dimenticati o sottoutilizzati. Grazie al sostegno dell’Autorità Regionale per la Partecipazione, vogliamo scrivere insieme un regolamento comunale che fornisca strumenti reali per una gestione condivisa, inclusiva e sostenibile degli spazi pubblici". Di pari passo verrà istituito anche un Osservatorio, per il quale sono aperte le candidature, per il terzo settore o semplici cittadini. Il suo compito sarà poi quello di andare a scegliere i siti che sono stati proposti dal progetto precedente, che terminerà a luglio. C’è tempo fino al 20 giugno per candidarsi.