CLAUDIO LAUDANNA
Cronaca

Casa di riposo, aperto lo stato di agitazione

La Cisl ha dichiarato guerra al consiglio di amministrazione del Regina Elena per la questione dei concorsi per infermieri e impiegati

di Claudio Laudanna

"Il cda è stato sprovveduto e scorretto: abbiamo già comunicato lo stato d’agitazione al Prefetto". Casa di risposo Regina Elena: ormai è scontro aperto tra amministrazione e sindacati. Dopo mesi di tensioni e discussioni anche dai toni accesi ieri la Cisl Funzione pubblica ha deciso di rompere gli indugi e aprire ufficialmente la mobilitazione. Il motivo del contendere riguarda i concorsi per l’assunzione di undici tra infermieri, Oss e impiegati nella rsa di via don Minzoni. I bandi sono ormai aperti da inizio anno e prevedono per i nuovi assunti la firma di contratti Uneba, accordi nazionali per il comparto sociale sanitario, ma di ambito privatistico. Una scelta che secondo la Cisl non solo andrebbe a creare profonde differenze tra i dipendenti stessi della casa di riposo, ma che aprirebbe anche la strada addirittura a una sorta di privatizzazione dell’ente. In questi mesi il dibattito attorno a questa scelta è stato infuocato con lo stesso fronte sindacale che si è spaccato con Cisl e Cgil sempre sull’Aventino e invece la Uil che ha preferito una strada più conciliante. In tutto ciò il cda della casa di riposo e la stessa amministrazione comunale hanno continuato a proseguire sul percorso tracciato ormai mesi fa. In questi giorni, infine, le relazioni con una parte almeno dei sindacati si sono interrotte bruscamente dopo che sul sito della Regina Elena è stata pubblicata la lettera che convoca i partecipanti al concorso per tre posti da infermiere al colloquio orale il prossimo 28 maggio.

Un’accelerata che ha fatto andare su tutte le furie la Cisl. "Durante l’ultimo incontro avuto con il cda lo scorso 29 aprile eravamo rimasti d’accordo che l’azienda avrebbe aspettato a procedere con la pubblicazione degli ammessi al concorso in attesa di esaminare la documentazione del nostro ufficio legale in merito alla vicenda – spiega il segretario provinciale della Cisl Funzione pubblica Enzo Mastorci -. In tutta risposta però pochi giorni fa è stata pubblicata direttamente la convocazione per la prova orale. Un gesto che dimostra come il cda sia sprovveduto oltre che scorretto e al quale noi abbiamo risposto comunicando l’apertura dello stato d’agitazione al prefetto". Ora che questa nuova crisi è ufficialmente aperta la palla è in mano al numero uno di Palazzo Ducale Claudio Ventrice a cui spetterà provare a trovare una mediazione. "Ci aspettiamo che il prefetto ci convochi e ci auguriamo che riesca a trovare una soluzione – conclude Mastorci -. Da parte nostra rimane il deciso no a questi contratti Uneba che sono fortemente peggiorativi sia dal punto di vista economico che dei diritti dei lavoratori".