’Carscenta’ da tramandare Concorso per recuperare il tipico dolce pasquale

Il Comune di Fivizzano promotore del premio che tutela un’antica tradizione. Una giuria di esperti con lo chef Paganini ha incoronato Bianca Tonelli.

’Carscenta’ da tramandare  Concorso per recuperare  il tipico dolce pasquale

’Carscenta’ da tramandare Concorso per recuperare il tipico dolce pasquale

Un concorso per recuperare le antiche ricette e fare in modo che non vengano dimenticate ma custodite e tramandate. È con questo spirito che il Comune di Fivizzano ha indetto il ’Concorso Carscenta’, alla sua terza edizione. Stiamo parlando di un tipo di dolce della tradizione pasquale fivizzanese, la Carscenta appunto, che richiede una lunga ed elaborata preparazione. "Per farlo in casa bisogna abbandonare il ritmo frenetico di questi tempi moderni", dichiarano gli organizzatori.

Si inizia l’impasto il giovedì della Settimana Santa e si termina il sabato quando, dopo due lievitazioni, si cuoce in forno per essere mangiato la mattina di Pasqua con le uova benedette. Al mattino del giovedì viene preparato il primo impasto, mescolando il lievito con l’acqua e la farina per farne una pasta liscia ed elastica. L’impasto viee quindi coperto con una pellicola per non far formare la crosta in superficie e lo si lascia lievitare lentamente. Sempre il giovedì, nel primo pomeriggio, viene preparato un secondo impasto aggiungendo altra farina nella terrina del primo, con lievito di birra sciolto nel latte tiepido. Nel tardo pomeriggio viene preparato l’impasto del dolce aggiungendo nella stessa terrina uova, olio, zucchero e ancora farina. A ogni passaggio l’impasto viene lasciato lievitare con ia pellicola. All’alba di venerdì viene rotta la lievitazione e proseguito l’impasto con altre uova, zucchero e farina e si ripete l’operazione della lievitazione. Sabato mattina viene aggiunta dell’uvetta con burro fresco lasciato fondere a bagnomaria e buccia grattugiata di limone. Immancabili semi di anice e pinoli. L’impasto ottenuto viene quindi messo in teglia a cuocere. L’aspetto finale è quello di una focaccia molto alta.

Una tradizione in uso anche a Comano, dove viene proposta pure per la festa patronale di San Giorgio e a Natale. Numerosi i partecipanti e quattro di loro sono saliti sul podio per essere premiati presso la biblioteca civica alla presenza del sindaco Gianluigi Giannetti.

Prima classificata Bianca Tonelli, seguita da Anna Maria Venturini, Cristina Mannoni e Teresa Gianni. Una giuria d’eccezione, composta dallo chef Rolando Paganini, Mario Giannarelli, professore dell’istituto alberghiero, Emilia Petacco, scrittrice insieme a Paganini di libri di ricette e l’assessora Francesca Nobili, ha consegnato i premi ai vincitori: strumenti tradizionali per la cucina, in legno e costruiti a mano, offerti dall’associazione ‘Pie donne di Bardine di San Terenzo.

Michela Carlotti