
Canevara, la gradinata della discordia: "Coperta con il cemento e resa scivolosa"
Come rovinare un paese storico? Basta andare a Canevara per rendersene conto. E’ stata ricoperta, in parte, la vecchia gradinata in sassi con una colata di calcestruzzo che si è trasformata in un killer per gli abitanti e per chi frequenta quei luoghi. Il cemento, sbriciolato, a tratti è scivoloso; la colata, in caso di pioggia, si trasforma in un fiume e in certi punti raggiunge una ripidità talmente esagerata che per salire occorrerebbe una fune, immaginiamo per scendere. Va considerato inoltre che Canevara è una frazione abitata prevalentemente da persone anziane. Insomma, una situazione veramente assurda che complica la vita degli abitanti i quali sono sul piede di guerra.
"Siamo stanchi di aspettare promesse non mantenute. Anche raggiungere la chiesa parrocchiale (Sant’Antonio Abate) è diventata un’impresa non da poco, soprattutto quando si tratta di funerali ( è successo recentemente) e chi trasporta la bara non sa dove appoggiare i piedi, essendo la pavimentazione piena di buche, avallamenti e praticamente ridotta per metà a scivolo pericoloso e per un terzo a gradinata". Insomma, quello che avrebbe dovuto essere un intervento per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per raggiungere le case più in alto, si è trasformato in un incubo per i residenti. "L’amministrazione comunale per mitigare l’accaduto ha fatto rimuovere parte del cemento riscoprendo pezzi di scalinata – aggiungono - ma l’operazione non è stata ultimata e i disagi sono aumentati, considerando che il cemento si sta sbriciolando soprattutto sui bordi, dove si inciampa facilmente". Possiamo garantire la veridicità della descrizione in quanto sul posto, abbiamo già effettuato un sopralluogo nel mese di ottobre 2023 con i consiglieri comunali Daniele Tarantino e Ivo Zaccagna e alcuni residenti.
"Nonostante la situazione sia stata segnalata più volte – riprendono gli abitanti di Canevara -, nonostante le promesse, nulla è stato fatto e, complice il maltempo, le condizioni del tracciato peggiorano, visto che nemmeno c’è una raccolta delle acque di superficie". In prossimità del ponte di Canevara era stato riaperto il cantiere per disfare parte dell’opera già messa in posa ma pare che le idee non siano ben chiare perchè, ad oggi, la slavina di cemento è ancora lì e rende difficoltosa la vita a chi abita quel paese. Percorrendo lo scivolo, si notano sacchi di sabbia posti a protezione dell’ingresso di alcune abitazioni per evitare che l’acqua entri in casa. Concludendo, i borghi storici vanno valorizzati e non deturpati. Come tanti borghi della Valle del Frigido, Canevara racconta una storia di secoli a partire dal 1300 circa e merita rispetto.
Angela Maria Fruzzetti