
Campanone sotto sorveglianza Installati dei sensori sulla torre per controllare le reazioni ai sisma
Sensori per la prevenzione antisismica sono stati collocati nel Campanone, la torre fatta costruire nel 1322 da Castruccio Castracani per dividere guelfi e ghibellini. I periti del Politecnico di Milano hanno insediato nella parte alta del fortilizio i rilevatori che misurano in tempo reale vibrazioni, accelerazioni e spostamenti cui può essere soggetta la struttura prima, durante e dopo un eventuale sisma. Per i 700 anni del Campanone, celebrati l’anno scorso, il Comune di Pontremoli ha firmato una convenzione con il Politecnico di Milano per allestire il passaggio da un tipo di sorveglianza empirica, sorretta da valutazioni a vista, ad uno di tipo scientifico garantendo un monitoraggio preciso e la disponibilità di dati che, inseriti in un modello matematico, potessero consentire analisi in grado di percepire se la struttura correva dei rischi.
Il monitoraggio durerà un anno e consentirà di valutare in modo accurato le condizioni della struttura mediante la misura dei principali parametri che caratterizzano la risposta di una costruzione alle sollecitazioni esterne, non solo terremoti, ma anche vibrazioni provocate dal passaggio del traffico sulla strada sottostante. L’accordo rientra nel più ampio piano adottato dal Comune per promuovere la gestione attiva e consapevole del patrimonio storico fondata sulla conoscenza del rischio a cui è sottoposto. Scopo finale dell’iniziativa è la sicurezza e la conservazione da attuare mediante la prevenzione e la riduzione del rischio minimizzando i costi.
A guidare i tecnici c’erano anche i docenti del Politecnico Carmelo Gentile e Antonella Saisi, protagonisti del convegno di novembre al Teatro della Rosa sullo stato di salute della torre. Poi il direttore dell’Ufficio tecnico comunale Roberto Bertolini e l’architetto Emanuela Curadi, che negli anni scorsi era già stata incaricata dall’ente comunale di monitorare il monumento controllando le complesse tessiture murarie e aveva suggerito la sostituzione delle catene soggette a erosione a causa delle correnti galvaniche.
Lo staff del Politecnico ha anche effettuato un ciclo di misurazioni attraverso 8 stazioni di monitoraggio in azione per 12 ore nei quattro piani della struttura. "A novembre le relazioni di alto livello previste dal meeting con la presenza di docenti del Politecnico di Milano e di architetti locali, che già in passato si sono occupati del Campanone – spiega il sindaco Jacopo Ferri –, ci hanno consentito di valutare i metodi più idonei per capire lo stato della conservazione della torre e anche uno sfruttamento turistico non solo occasionale".
Natalino Benacci