E’ nato tutto grazie a una ruota. La ruota che da decenni rappresenta Carrara, da sempre in bella mostra sul petto della Carrarese. Un dettaglio non marginale, parola di mister Antonio Calabro, o per meglio dire, del ‘carrarino’ Antonio Calabro, nuovo cittadino ononario dopo la proclamazione in consiglio comunale.
Il mister pugliese, emozionato per il riconoscimento, nel ringraziare la città, l’amministrazione e ovviamente squadra, società e staff tecnico per il percorso iniziato lo scorso gennaio e culminato con la storica promozione in serie B, ha raccontato il suo periodo da allenatore della Carrarese. Al mister è stata consegnata una scultura in marmo raffigurante la ruota di Carrara. "Quando sono stato contattato dalla Carrarese ho provato felicità e voglia di mettermi in gioco – ha raccontato Calabro – e ricordo di essere partito alle 5 del mattino da Lecce pur di essere qui prima possibile. Ho capito subito che la tifoseria, oltre a una ‘squadra di marmo’, chiedesse di più: una squadra che rappresentasse la città e il suo spirito. Rimasi colpito dallo stemma della ruota, di cui non sapevo l’origine, così come mi accorsi che pure i giocatori non ne fossero al corrente.
Intorno a quella ruota è nata la magia, perché conoscendone il significato, quindi il lavoro, il voler simboleggiare l’andare avanti e la forza, ho impostato anche il mio lavoro, chiedendo alla squadra di guardare oltre l’ostacolo. Vogliamo continuare a fare bene per questi meravigliosi tifosi e non vediamo l’ora di tornare tra le mura amiche". Un entusiasmo che Calabro ha saputo trasmettere ai ragazzi, guidandoli alla trionfale cavalcata della promozione, resa possibile, come ammesso dallo stesso allenatore, anche dalla costante presenza dei tifosi non solo in casa ma anche nelle trasferte, con oltre mille sostenitori al seguito in più circostanze. Alla proclamazione, assegnata per aver saputo stringere con tifosi e città un legame decisivo per l’impresa della storica promozione in B, sono intervenuti in apertura il presidente del consiglio Cristiano Bottici, la sindaca Serena Arrighi e Gualtiero Magnani. Dopo i ringraziamenti del presidente Bottici, ha poi preso la parola la sindaca Arrighi. "Antonio Calabro assieme ai suoi ragazzi e alla società sono andati oltre ogni pronostico – ha ricordato - vincendo con merito. Dal suo arrivo Calabro ha dimostrato di essere un allenatore preparato e un uomo con valori importanti come la dedizione al lavoro, il rispetto per l’avversario e la sportività".
Genuino anche l’intervento di Gualtiero Magnani, che ha esaltato l’approccio silenzioso di Calabro nel mondo Carrarese, puntando su un lavoro senza troppi proclami e con uno stile non solo da allenatore ma anche da educatore. Al termine l’orefice e tifosa Lucia Fiori ha donato l’orologio degli Azzurri al mister con gratutitidine per quanto ha fatto in questi magici mesi.