Caccia aperta ai bagnini, pochi giovani ‘arruolati’

Massa Carrara, solo un terzo degli assistenti brevettati poi si presenta per fare la stagione. Aperto un corso estivo per creare nuovi professionisti: una ventina di iscritti

Bagnini al mare (foto di repertorio)
Bagnini al mare (foto di repertorio)

Massa Carrara, 13 luglio 2023 – Il binomio estate-mare è strettamente legato alla figura del bagnino. La riviera dell’apuoversilia è nota a livello nazional popolare per quel “Mario il bagnino” portato sul palcoscenico dal comico Giorgio Panariello. Oggi però la situazione è molto cambiata. Nell’ultimo decennio il bagnino e/o assistente bagnante è una figura sempre più professionale, anche se ancora lontana da quella della serie televisiva statunitense ‘Baywatch’. Dalla pandemia poi è in calo il numero di bagnini brevettati che poi realmente fanno la stagione. Ed è un sos che da qualche tempo stanno lanciando gli operatori della Salvamento di Genova, sezioni di Massa e Montignoso, che formano gli assistenti ai bagnanti per spiagge e piscine.

«Su circa 300 bagnini brevettati all’anno – hanno spiegato gli istruttori – solo meno di un terzo l’estate mette in pratica la formazione acquisita». Questo è uno dei motivi per cui molti stabilimenti balneari faticano a trovare il personale dedicato alla sorveglianza. Il rischio è che, nei prossimi anni, si perda la figura professionale del bagnino in mancanza di un ricambio generazionale e che, in una costa, come quella dell’apuoversilia ad alto rischio di annegamento, si abbassi il livello di sicurezza nelle spiagge. Il tutto è messo a rischio da alcune modifiche al settore contenute nel decreto 206/2016, ad oggi inserito nel milleproroghe e prorogato al 30 novembre 2023.

«Ci preoccupano alcuni punti di questo decreto – spiega Paolo Greco della Salvamento Genova sezione di Montignoso –. Il primo riguarda l’età: restringe il range anagrafico. Potrà fare il corso da bagnino chi ha un’età compresa tra i 18 e i 50 anni. Ad oggi invece possono essere brevettati uomini e donne tra i 16 e i 60 anni (purché in salute e in ottima forma fisica). Questo restringimento fa perdere la possibilità ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni di accedere prima al mondo del lavoro e al contempo di poter diffondere nelle scuole la cultura della sicurezza in mare, del primo soccorso e del rispetto dell’ambiente marino. Dall’altra parte preclude agli over 50 di poter avere un’altra possibilità lavorativa, basti pensare a chi perde il lavoro per chiusure aziendali e con la stagione potrebbe avere un’occasione».

La seconda criticità riguarda la formazione. «Secondo questa riforma – spiega Greco –basterebbero infatti solo due anni di brevetto per poter aprire scuole di formazione per rilasciare corsi da bagnino senza alcun obbligo di affiliazione e senza obbligo di aver praticato la professione. Attualmente invece per insegnare e brevettare bagnini è necessario essere istruttori con qualifiche professionali riconosciute e appoggiarsi a figure specifiche come medici e sanitari per formare i corsisti sulle tecniche di primo soccorso. L’altro punto oscuro riguarda i rinnovi dei brevetti per cui il nuovo decreto non ne specifica le modalità. Nel frattempo noi continuiamo a lavorare e abbiamo infatti aperto in questi giorni un corso estivo per bagnini al quale hanno già aderito una ventina di ragazzi».

Laura Sacchetti