Buco ex Asl, nessun danno erariale. L’incarico ’esterno’ fu legittimo

La Corte dei Conti ha stabilito che l'affidamento di un incarico esterno di rappresentanza legale nella causa contro la società "Deloitte & Touche spa" da parte dell'ex Asl1 Massa Carrara non ha causato alcun danno erariale. La decisione è stata presa nonostante l'esistenza di un ufficio legale interno.

Maxi buco dell’ormai ex Asl1 Massa Carrara, nell’affidare un incarico esterno di rappresentanza legale nella causa contro la società "Deloitte & Touche spa" non ci fu danno erariale da parte della già direttrice Maria Teresa De Lauretis (nella foto) e dell’allora direttore amministrativo, Lorenzo Pescini. Lo ha stabilito la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Toscana, nella recente sentenza che mette al centro della vicenda un fatto accaduto dopo la scoperta del maxi buco milionario dell’ex azienda sanitaria che era finita al centro di una importante inchiesta giudiziaria. Siamo negli anni successivi alle dimissioni dei vertici messi al centro delle indagini. Maria Teresa De Lauretis prende il timone dell’azienda. Direttore amministrativo Pescini. A entrambi viene contestato dalla Procura della Corte dei Conti un danno erariale di circa 45mila euro (70% a carico di De Lauretis, 20% a carico di Pescini e infine un 10% a carico di Maurizio Di Maso, direttore sanitario, definita però con rito abbreviato), pari alla parcella pagata dall’azienda sanitaria allo studio legale che fu incaricato di difendere gli interessi dell’Asl1 Massa Carrara nella causa contro la società "Deloitte & Touche spa": un pagamento dell’incarico di patrocinio legale, conferito, secondo l’impostazione attorea, in assenza dei presupposti previsti dalla legge. La Regione con l’avvocatura interna e l’Asl con incarico conferito agli avvocati Carlo Malinconico, Sergio Fidanzia e Angelo Gigliola avevano proposto ricorso contro la società che a loro dire non avrebbe assolto all’incarico di certificazione del bilancio di esercizio 2008 dell’Asl 1 per il quale non era stata rilevata alcuna anomalia nella gestione patrimoniale e nel disavanzo esistente. La stessa società aveva accertato l’esistenza di crediti dell’azienda verso la Regione per oltre 60 milioni "sulla base di documentazione irrituale e atipica, documentazione poi disconosciuta, e la Regione aveva in seguito deciso di non approvare il bilancio 2009 dell’Asl 1 di Massa Carrara, con effetti sui vertici dell’ azienda che si erano dimessi".

Regione e Asl avevano richiesto un risarcimento alla Deloitte & Touche di 31 milioni per il danno economico arrecato e 50 milioni per danno all’immagine. L’incarico veniva affidato all’esterno fra 2011 e 2012 ma, e qui arriva la valutazione della Procura della Corte dei Conti, all’interno dell’Asl c’era un ufficio legale con personale che "aveva dato la disponibilità ad assumere l’incarico di patrocinio legale della controversia". Le parti chiamate in causa, De Lauretis e Pescini, hanno però dimostrato l’estrema complessità della causa e al tempo stesso gli ingenti carichi di lavoro che già gravavano sull’ufficio legale interno.