Boom di presenze per la mostra sul mare

Sono quasi 2mila le persone che in un mese hanno visitato la collettiva di Palazzo Cucchiari in corso fino al 30 ottobre

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Sfiora le duemila presenze in un mese la mostra “Il Mare: mito, storia, natura. Arte italiana 1860 - 1940“, in corso a palazzo Cucchiari. Parliamo dell’esposizione organizzata dalla Fondazione Giorgio Conti e curata da Massimo Bertozzi, che si articola in sei diverse sezioni e propone opere accomunate dal fil rouge del mare. Tante le opere esposte, che vanno dai macchiaioli come Giovanni Fattori, ai post macchiaioli come Llewelyn Lloyd, Liegi Ulivi e Mario Puccini, fino ad arrivare ai cosiddetti pittori labronici come Giovanni March e Renato Natali. Un viaggio nella figurazione simbolista di Giulio Aristide Sartorio, Riccardo Benvenuti a Adriano Baracchini Caputi, con incursioni nel mondo colorato dei divisionisti di Plinio Nomellini, della stagione delle avanguardie di Ram e Thayaht fino ai ‘ritorni all’ordine’, con richiami alle grandi individualità dell’arte italiana con Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Filippo De Pisis, Massimo Campigli, Giorgio Morandi, Arturo Nathan e tra gli scultori Arturo Martini, Marino Marino, Giacomo Manzù e Francesco Messina.

Un’attenzione è stata riservata all’area ligure-apuana, e quindi ai pittori versiliesi autoctoni, come Galileo Chini, Moses Levy, Lorenzo Viani, o d’adozione, come Carlo Carrà, Felice Carena, Raffaele De Grada, Achille Funi, e quindi ai cantori delle terre di Liguria, come Telemaco Signorini e agli scultori apuani come Carlo Fontana e Arturo Dazzi.

Si tratta di nomi che raramente si sono potuti vedere in città, e mai tutti assieme. "La mostra propone un viaggio in anni decisivi dell’arte italiana attraverso varie scuole artistiche – spiegano gli organizzatori – per tutte le opere esposte c’è un solo comune denominatore, il mare e quelle terre, piatte o scoscese, che vi si affacciano e che da millenni accolgono popoli che hanno scelto di viverci. Ecco, quel mare è di tutti, ma non appartiene a nessuno e se pur questi artisti hanno visto lo stesso mare, alla fine ognuno se l’è immaginato e figurato a modo suo". L’esposizione si può visitare tutti i martedì, mercoledì, giovedì e domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20, il venerdì e sabato dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 23 fino a fine a fine settembre. E poi fino al 30 ottobre, martedì, mercoledì, giovedì e domenica dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 20, il venerdì e sabato dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 21. Per informazioni 0585 72355, [email protected] o www.ilmarecarrara.it.