
La richiesta avanzata da Sogesid è stata accettata dalla Regione. Finito invece il cantiere al terrapieno davanti all’ex Colonia Torino.
Per realizzare tutte le analisi della contaminazione in viale da Verrazzano servirà ancora un po’ di tempo. Per questo, nei giorni scorsi Sogesid e Regione Toscana hanno firmato una nuova proroga alla convenzione attuativa dell’Accordo di programma sottoscritto in data 1° settembre 2016 relativa a "Lavori di messa in sicurezza d’emergenza dell’area antistante la Ex Colonia Torino (Comune di Massa) e Indagini propedeutiche alla progettazione dell’intervento di mitigazione e prevenzione della contaminazione - Area residenziale Viale da Verrazzano (Comune di Carrara)".
Ora, per quanto riguarda il terrapieno ex Colonia Torino, quel che resta del famoso intervento di rimozione dei rifiuti e ricostruzione della scogliera, ora ridotto a Messa in sicurezza d’emergenza, si dovrebbe essere nei tempi previsti: il termine per il completamento dei lavori è fissato a oggi, 24 luglio. A cantiere concluso, poi, si procederà con il rilascio del certificato di regolare esecuzione e la chiusura amministrativa dell’intervento. Per le indagini preliminari propedeutiche alla progettazione dell’intervento di mitigazione e prevenzione della contaminazione nell’area residenziale di viale da Verrazzano, Sogesid ha informato la Regione il 16 luglio che l’attività è sì pronta per lo svolgimento ma "tuttavia l’accesso alle proprietà private individuate oggetto di studio (resedi giardini di abitazioni ecc.) deve essere preceduto da specifiche comunicazioni ai proprietari che il Comune di Carrara dovrà effettuare in accordo con Sogesid s.p.a. previa corretta individuazione delle particelle e degli intestatari".
Una procedura che richiede tempo perché, come si evidenzia nelle comunicazioni istituzionali, in buona parte si tratta pure di seconde case per cui il riscontro per l’autorizzazione all’accesso richiederà non meno di 30 giorni e soltanto dopo sarà possibile espletare le attività sul campo. Serve, insomma, un’altra proroga, concessa e firmata dalla Regione con scadenza al 31 ottobre di quest’anno. E’ servita una proroga anche per la bonifica della falda. Il progetto esecutivo da parte di Sogesid è stato consegnato ma per l’avvio dei cantieri serve, comunque, un’ulteriore proroga da parte del Ministero dell’Ambiente, arrivata proprio il 16 luglio: ed è la terza da quando era stato approvato il progetto di bonifica della falda nel 2022. Questo perché in realtà la proroga precedente, la seconda in ordine temporale, era già scaduta a giugno mentre i lavori per la realizzazione delle opere non erano ancora iniziati. Sogesid, infatti, a gennaio di quest’anno aveva comunicato la sottoscrizione del verbale di avvio delle indagini integrative e della progettazione esecutiva, data a partire della quale deve essere consegnato il progetto esecutivo in 150 giorni" e che "per la suddetta consegna del progetto esecutivo e per la sua successiva valutazione sarà necessario ulteriore tempo rispetto alla scadenza del suddetto decreto con conseguente slittamento della consegna dei lavori".
Questo quindi ha richiesto una proroga di ulteriori 12 mesi del termine fissato per l’inizio dei lavori di cui al Progetto definitivo approvato con decreto del Ministero della transizione ecologica del 22 giugno 2022. Passati i 150 giorni, ora finalmente il progetto esecutivo c’è e si aspetta con ansia l’apertura di un cantiere per realizzare un’opera attesa da così tanti anni che alcuni dei veleni in falda con il tempo si sono persino ‘trasformati’ chimicamente in altro, come accertato pure in sede di contenzioso di fronte al Tar e al Consiglio di Stato.