GIULIA FRIGERIO
Cronaca

Bilinguismo, un ponte per affrontare il futuro

Successo del convegno della scuola di Massa sull’importanza di conoscere l’inglese fin dalla prima infanzia. Crescita e opportunità

Migration

di Giulia Frigerio

Bilinguismo infantile: un convegno sull’importanza della seconda lingua. Sulle opportunità derivate dalla conoscenza di una seconda lingua a partire dall’infanzia è stato dedicato il convegno di sabato scorso organizzato dalle scuole bilingue di Massa, con il patrocinio del Miur. Grande partecipazione e una serie di esperti del settore per sensibilizzare le famiglie sul tema.

Al convegno hanno esposto le loro relazioni in merito al bilinguismo nella prima infanzia Chiara Casali, vicepresidente del Gruppo Esedra, Donatella Buonriposi, dirigente dell’ufficio scolastico IX dell’ambito territoriale di Lucca e Massa Carrara, la direttrice delle scuole bilingue di Massa, Chiara Tognoni, insieme ad altri specialisti del settore. Fra questi Elisa Baroni, esperta in glottodidattica infantile, psicologia cognitiva e psicolinguistica, due ricercatori dell’Università per stranieri di Siena, Valentina Carbonara e Andrea Scibetta. A seguire l’intervento di Denise Muraro, autrice del blog sul bilinguismo infantile "Piccoli camaleonti", per finire con Carolina Signorini, ex studentessa delle scuole bilingue di Lucca, attualmente iscritta al liceo internazionale quadriennale, che ha rilasciato la sua personale testimonianza sul tema afermando le agevolazioni nella carriera di uno studente che conosce bene due lingue.

"Il mio ruolo in qualità di direttrice – ha dichiarato Chiara Tognoni – è quello di guidare gli alunni attraverso un percorso innovativo ed internazionale. L’obiettivo di questo convegno è quello di promuovere la cultura del bilinguismo, offrendo alle famiglie del territorio la possibilità di scegliere una strada alternativa ai percorsi scolastici ordinari". Al convegno sono stati illustrati i vari percorsi formativi delle scuole, che permettono ai bambini di familiarizzare da subito con una lingua diversa e di mettersi a confronto con una realtà più complessa. I vantaggi sono di molteplice natura: oltre ad aiutare ad acquisire competenze al giorno d’oggi fondamentali per la vita adulta, nelle scuole bilingue si innescano dei processi stimolanti anche dal punto di vista sociale e della cognizione. Come ha spiegato Elisa Baroni: "Apprendere in età infantile è molto differente dall’apprendere una seconda lingua in età adulta, inoltre, acquisire la conoscenza di una seconda lingua da bambini favorisce una maggiore plasticità cerebrale". L’arricchimento culturale reso possibile dall’apprendimento di una nuova lingua in età infantile apre la strada al mondo del lavoro e offre, sin dalla tenera età, strumenti utili per parteciparvi attivamente e con una serie di competenze trasversali. Uno dei metodi più efficaci e stimolanti per coltivare una seconda lingua sin da bambini, inoltre, può essere quello dei picture books, come suggerito dall’intervento di Denise Muraro. "È importante trovare un metodo di apprendimento che crei piacere e stimoli l’interesse nel bambino – conclude Muraro – ma che allo stesso tempo assicuri la massima esposizione della seconda lingua", con particolare riferimento alla lettura condivisa fra genitore e figlio.