Qualcosa meno di 13 milioni di euro, è la cifra che l’amministrazione ha inserito nel proprio bilancio di previsione per quanto riguarda gli incassi dell’Imu. Si tratta dello stesso gettito inserito nei documenti previsionali del 2020 e 2021 anche se, come scrivono gli stessi tecnici di piazza II Giugno nella nota integrativa al bilancio, "in questi anni l’importo si è poi ridotto per effetto delle agevolazioni e delle esenzioni concesse dallo stato a parziale ristoro delle perdite derivanti dalla contrazione delle attività economiche per effetto della pandemia". "Per quanto ci riguarda – ha spiegato il dirigente del settore Servizi finanziari del Comune Massimiliano Germinasi ieri in commissione Bilancio – quest’anno ci siamo limitati al mero recepimento delle normative nazionali. Questo significa che non è prevista nessuna modifica importante per quanto riguarda le aliquote, mentre le uniche novità, come deciso da Roma riguardano, i pensionati esteri, i beni merce, vale a dire gli immobili non venduti delle imprese, e alcune casistiche riguardo l’abitazione principale. Per quello che comporta invece lo stanziamento in bilancio è rimasto sempre quello degli anni passati". Su queste cifre, tuttavia, l’opposizione ha chiesto di vederci chiaro e per questo la consigliera del Psi Giuseppina Andreazzoli ha chiesto la convocazione ad hoc per analizzare i numeri del bilancio di previsione. Sempre da piazza II Giugno si stima invece che per quanto riguarda il gettito derivante dall’attività di controllo delle dichiarazioni Imu di anni precedenti un entrata di 1,3 milioni, una cifra che i tecnici definiscono "prudenziale rispetto alla media degli accertamenti dal 2015 al 2019".
c.lau