"Benvenuti ad Avenza, dove tutto è ex"

L'ex consigliere Cesare Micheloni denuncia il degrado di Avenza, ricordando i luoghi simbolo ormai abbandonati e la mancanza di prospettive per il futuro del paese.

"Avenza, dove tutto è ex". Lo sostiene Cesare Micheloni, ex consigliere della Circoscrizione 4 di Avenza. "Nelle conversazioni o più semplicemente anche nel fornire indicazioni stradali, è comune indicare luoghi simbolo del territorio che tutt’oggi vengono chiamati in modo univoco con il loro nome originario – scrive Micheloni –, ex Gil, ex bar Milanese, ex Fornace, ex Maglificio e chi più ne ha più ne metta. Luoghi identitari che nella memoria collettiva degli avenzini (ma non solo) evocano un ormai illustre passato, un’Avenza del tempo che fu che i diversamente giovani raccontano con nostalgia a figli e nipoti. Un’Avenza che sembra non avere un presente e neanche un futuro, ma soltanto un passato. Detto ciò la domanda sorge spontanea: si tratta di una ex Avenza o di un’Avenza dove tutto è ex? C’è un detto paesano che recita: ‘A sian d’ Lavenza s’à n’i n’è a s’ fa senza’, un motto popolare preso troppo sul serio dagli amministratori locali che nel corso degli anni hanno desertificato il paese. Tante cose che ci hanno tolto e che ora ci mancano". Quindi Micheloni fa l’elenco di tutto quello che non c’è più: "ex Gil, ex Cat, mercato coperto, passerella Colombiera – Stazione, ex caserma dei carabinieri di via Farini, fascio binari, Rumianca, Circoscrizione, ex stato civile, distaccamento della polizia municipale, ex scuola da Vinci, ex Amia, con il palazzetto dello sport, la sala Amendola e la biblioteca in attesa". "Beni pubblici o di interesse pubblico, che ad oggi non sono stati oggetto di una riconversione – conclude Micheloni –, e se l’hanno avuta non si è realizzata nel pieno interesse della collettività. Un’inesistente razionalizzazione di immobili e strutture appartenenti a Comune, Provincia e Regione che nella maggior parte dei casi versano in uno stato di noncuranza e di degrado. Una condizione che ha provocato la parabola discendente di Avenza. La stessa Lavenza che tra il 1848 e il 1873 è stata più volte Comune, di fatto o di diritto, e che oggi lo è per l’appunto da ex".