REDAZIONE MASSA CARRARA

Baracchini abbandona "Chiudo con la politica"

L’annuncio del sindaco uscente di Pontremoli al termine di un dibattito. Confronto ad alta tensione con il capogruppo dell’opposizione Mazzoni

PONTREMOLI

Entra nel vivo la campagna per l’elezione del nuovo sindaco di Pontremoli. "La politica è un servizio a tempo pieno. Sono entrata 10 anni fa per essere a servizio del territorio. E lascio con le parole di un ex Soprintendente che ha definito Pontremoli come una capitale in miniatura". Così la sindaca pontremolese uscente Lucia Baracchini ha annunciato la sua intenzione di chiudere con la politica, al termine del talk “Riparti in Lunigiana” nel quale si è confrontata con il capogruppo dell’ opposizione Francesco Mazzoni. A moderare il dibattito Matteo Gianni di Radio A e Francesca Mastracci dell’Eco della Lunigiana.

Un’ora e un quarto di confronto ad alta tensione, che li ha visti dibattere su questioni ancora aperte, come la ricostruzione della ex scuola di via Roma e il ponte Zambeccari. Dibattito acceso anche sulla questione dell’Unione dei Comuni, alla quale Pontremoli non partecipa, e sul tema della fusione tra comuni, cavallo di battaglia di Mazzoni.

"Serve fare rete - ha puntualizzato il segretario del Pd - e l’unione non vorrebbe dire rinunciare alle identità". Molti i temi toccati nel corso della trasmissione. Dagli ingressi al Museo Statue Stele, che nel mese di agosto è tornato ai livelli ante pandemia del 2019, al Teatro della Rosa, bloccato dai lavori per ottenere il certificato della prevenzione antincendi, prossimi alla conclusione entro due o tre mesi, ha anticipato la sindaca. Critico Mazzoni sul tema della non partecipazione all’Unione dei Comuni, convinto che il futuro della Lunigiana si giochi anche sulle fusioni tra enti, perché solo "organizzando il territorio con funzioni associate" si può diventare competitivi anche di fronte alle sfide del Pnnr.

Ed è stato scontro aperto sulla scuola di via Roma, la cui demolizione ipotizzata dal Comune è stata bloccata da un vincolo posto dalla Soprintendenza. "Curioso, - ha sottolineato Baracchini - che analogo vincolo non sia previsto per il palazzo di proprietà della Provincia di Massa Carrara, che ospitava la biblioteca comunale, per la quale ora si stanno organizzando nuovi spazi". E non fa sconti l’opposizione che ha contestato l’affidamento diretto a una coop sociale di tipo B per la gestione del Museo delle Stele facendo ricorso all’Anac. Una scelta, ha ribattuto il sindaco, fatta in nome dell’inclusione, perché "se dobbiamo parlare di aggregazione e accoglienza, lo dobbiamo fare fino in fondo". Prossimo appuntamento a sabato 11 con il confronto tra il sindaco di Fivizzano Gian Luigi Giannetti e Alessandro Domenichelli, capogruppo dell’opposizione.