
di Monica Leoncini
Rivitalizzare un piccolo centro storico è possibile, anche con un caffè. Lo sa bene Mario Magnani, sommelier, titolare del ’Bar del Borgo enoteca’, che si trova nella suggestiva Filetto, frazione del comune di Villafranca. Il locale è stato ricavato da una vecchia stalla, completamente ristrtutturata con interventi conservativi. Basta guardarsi attorno per vedere che il locale è caratteristico di un centro storico, con le mura in pietra e una piccola saletta al piano superiore. Il desiderio di Mario Magnani e della sua famiglia è quello di dare un po’ più di vita al piccolo centro, per questo hanno deciso di investire proprio a Filetto. Ma gli ultimi anni, a causa del Covid, non sono stati facili. "Abbiamo tenuto chiuso, come tutti, durante il lockdown - rcaconta il titolare -. L’anno scorso abbiamo riaperto ma non è stato semplice, a parte la parentesi estiva. Non si vede molta gente, l’inverno è una stagione difficile e le restrizioni non aiutano". Aiuta invece farsi conoscere, anche grazie a ‘Un caffè per ripartire’, il nuovo contest ideato da Confcommercio e da La Nazione che racconta il mondo di saperi e di passioni che ruota intorno alla ‘tazzina del caffè’. Il gioco coinvolge i lettori de La Nazione che sono chiamati a votare il loro caffè preferito, scelto a loro insindacabile giudizio fra bar, caffetterie e pasticcerie del nostro territorio.
"Sono contento di partecipare - aggiunge il titolare del bar - noi resistiamo nonostante le difficoltà e andiamo avanti. Abbiamo deciso di aprire a Filetto, ma non si tratta solo di profitto, c’è una sorta di legame affettivo, quindi sono contento di lavorare qui. Il bar è ormai l’unico del borgo ed è anche un punto di aggregazione. Qui ci si ritrova tutti. Anche i ragazzi lo frequentano ed è come una grande famiglia".
Filetto è una tappa tra le più premiate dai turisti ma, anche qui come in diversi altri luoghi, non va sempre tutto bene. "Si dice che in Lunigiana ci siano incrementi - dice Magnani -, ma a parte i mesi estivi i turisti scarseggiano. Da due anni manca anche il ’Mercato medievale’ che per noi significava molto lavoro. Stanno tornando i pellegrini sulla Via Francigena e in estate si lavora, ma le istituzioni fanno poco per incrementare i flussi turistici". Dietro al bancone, a dare una mano, a volte c’è il figlio Lorenzo. "Ha finito gli studi - conclude Magnani - si è diplomato all’alberghiero e gli piacerebbe gestire il bar, magari seguendo dei corsi di formazione per barman. Se manterrà questa sua intenzione di seguire le mie orme e restare a lavorare a Filetto, sarò molto contento".