REDAZIONE MASSA CARRARA

Baker Hughes verso il futuro Serve personale qualificato

Sinergia con la Provincia per avviare un percorso con le scuole tecnico professionali. Lorenzetti in visita: "Vanno create nuove figure e opportunità occupazionali"

C’è un’azienda che più di tutte lega porto e zona industriale ed è la Baker Hughes, con lo yard di Avenza e lo stabilimento ex Nuovo Pignone su Massa. Un colosso internazionale da cui dipendono anno dopo anno le sorti dell’export apuano: quando qualcosa parte dalla Baker Hughes verso l’estero l’esportazione segna impennate da record. Inutile negarlo: è un territorio che in qualche modo è Baker Hughes dipendente. Ma è altrettanto vero, d’altro canto, che se qui non ci fossero state una zona industriale e un porto a distanza ravvicinata lo stesso stabilimento forse avrebbe scelto altri lidi. Sinergia, appunto, che con l’ingresso dell’Autorità Portuale nel Consorzio Zona industriale apuana non potrà che crescere ancora. Visioni d’insieme che devono concentrarsi sullo sviluppo industriale, certo, su quello portuale ma anche di un tessuto lavorativo, economico e sociale che sappia coordinarsi a tutti i livelli. Perché se la Baker Hughes oggi a Massa Carrara funziona e bene, portando un’occupazione con l’indotto oltre quota 2.000 addetti oltre a investimenti milionari a due zeri, serve che tutto il tessuto socio-economico remi nella stessa direzione. Perché a oggi, ad esempio, tante aziende compresa Baker Hughes hanno problemi a trovare personale formato per il settore.

Formazione è la parola d’ordine, tema al centro dell’incontro di giovedì fra il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, e la dirigenza dello stabilimento di Massa, il direttore Massimiliano Turci e il direttore degli affari istituzionali, Paolo Ruggeri: "Un’eccellenza garantita dalla presenza di personale qualificato che, purtroppo, è sempre più difficile trovare – evidenzia Lorenzetti –. In quest’ottica ho proposto di avviare a breve termine un piano di approfondimento e sviluppo per un percorso formativo che veda coinvolte sempre più i dirigenti, le famiglie e i ragazzi delle scuole tecnico professionali provinciali, affinché si creino nuove figure e opportunità di istruzione professionale e universitaria. Elementi fondamentali per stare al passo con l’innovazione, per una collaborazione tra pubblico e privato che guarda al futuro, con importanti ricadute occupazionali per il nostro territorio".

Perché Baker Hughes è essenziale per il territorio ma ha anche bisogno che il territorio risponda per restare "leader mondiale per le attività di ricerca, sviluppo e produzione al servizio del mercato energetico, che garantisce occupazione a complessivamente 2.100 lavoratori nella nostra provincia e che ha fatto registrare negli ultimi 10 anni circa 100 milioni di investimenti, anche grazie al supporto di Regione Toscana e Ministero dello Sviluppo economico – incalza Lorenzetti –. Un polo produttivo strategico a livello regionale grazie alla stretta collaborazione con lo stabilimento di Firenze e l’importante presenza del porto".

Francesco Scolaro