REDAZIONE MASSA CARRARA

Bagnone, amministrazione e alpini insieme per onorare i morti della ritirata di Russia

Giovedì, alle 18, sarà ricordata la battaglia di Nikolajewka poi tutti in piazza Roma

Ricordare per non dimenticare. Il Gruppo Alpini e il Comune di Bagnone ricordano la battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943. Una data che segna l’episodio fondamentale da cui è proseguito il ripiegamento dei soldati italiani nella campagna di Russia. Già ridotta in misere condizioni, l’armata italiana sarebbe stata completamente sopraffatta senza il sanguinoso sacrificio degli alpini che, sfondando le linee difensive sovietiche nel paese di Nikolajewka, hanno permesso a migliaia di reduci il ritorno in patria. A proteggere e salvare la ritirata, e vite umane, fu il Corpo degli Alpini. La cerimonia, fissata per giovedì 26, inizierà alle 18 in sala consiliare per ricordare la battaglia, poi, diretto dal capogruppo dell’Associazione Alpini Sergio Grossi, ci sarà la deposizione della corona al monumento del Caduti in piazza Roma. Proseguirà un corteo fiaccolata con omaggio floreale ai monumenti del Lungobagnone, fino al Ponte degli Alpini per i saluti del sindaco Giovanni Guastalli, gli interventi di Luigi Leonardi ed Edamo Barbieri e la benedizione e deposizione della corona al monumento dedicato alle divisioni Tridentina, Julia e Cuneense. Il mattino del 26 gennaio 1943, reparti della Tridentina, circa 9000 uomini poco armati e in parte congelati, giunsero a Nikolajewka. Fu uno scontro durissimo e gravissime le perdite degli Alpini, che continuarono a combattere con accanimento. Fu una strage di Alpini in una situazione da 40-45 gradi sotto zero, quando verso le prime ore notturne fu dato l’ordine di un ultimo assalto che travolse le linee russe. Il tributo di sangue dato dai cittadini del Comune di Bagnone fu di 41 vittime: 34 dispersi e 7 deceduti.

M.L.