
di Claudio Laudanna
Bagno Marino, l’udienza davanti al Tar ancora non si sa quando ci sarà e così per lo stabilimento di Marina si prospetta una nuova estate di completa chiusura. Con l’arrivo della primavera si può dire che la stagione balneare è alle porte e sono diversi i lidi che si stanno già preparando per la riapertura. Alcuni di loro pianteranno gli ombrelloni già il fine settimana di Pasqua, mentre poi da maggio arriveranno uno dopo l’altro anche tutti gli altri. Come già successo l’anno scorso, anche per l’estate del 2022 potrebbe mancare all’appello un bagno storico, il Marino. Lo stabilimento si trova in un limbo da un anno esatto, per la precisione dallo scorso 24 marzo quando il suo titolare, Brunello Menconi, è stato raggiunto da un provvedimento di decadenza della concessione firmato dal dirigente all’Urbanistica a causa di alcuni insoluti relativi agli anni precedenti. Nonostante sul piatto non ballassero cifre da capogiro già dodici mesi fa non si riuscì a trovare una soluzione e così si aprì una vertenza al Tar di Firenze. Per prima cosa gli avvocati chiesero al tribunale amministrativo una sospensiva del provvedimento emesso dal Comune in modo da consentire allo stabilimento almeno di salvare la stagione estiva, ma dopo essersi visti respingere questa prima richiesta e di fronte ai tempi lunghi per l’appello i legali decisero di aspettare che il Tar entrasse nel merito. Così dal primo luglio 2021 fino a settembre scorso l’arenile per decenni occupato dal Marino fu gestito dalla Pubblica assistenza come fosse una delle altre spiagge libere comunali, sebbene sprovvista di tanti servizi presenti altrove. Una situazione che, ad oggi, sembra sempre più probabile possa riproporsi anche per l’estate 2022. "Per il momento – spiega Stefania Frandi uno degli avvocati che sta seguendo la vicenda del Marino – il Tar non ha ancora fissato alcuna udienza e ad oggi è difficile dire se ci possa essere prima dell’estate. Nel frattempo la situazione allo stabilimento è di completo degrado, le strutture continuano ad ammalorarsi e nessuno paga né concessione, né tributi e il servizio è quello che è. Visto questo stato di cose appare sempre più probabile che anche questa estate ci ritroveremo nella stessa situazione di un anno fa e il Comune si dovrà porre nuovamente il problema di come gestire quella spiaggia". Si sta vivendo in altre parole un vero e proprio stallo a pagare il quale saranno ancora una volta gli storici clienti del bagno che per un’altra estate si troveranno senza un punto di riferimento. In attesa che i giudici amministrativi intervengano nel merito della vicenda, d’altronde, il Comune non può permettersi di fare fughe in avanti andando, per esempio, a cercare un nuovo concessionario e così l’arenile del Marino, in pieno centro di Marina, sembra destinato a restare ancora senza nessuno che se ne occupi.